uongiorno, io sono Luca Goldoni, ben arrivato al Carlino". Fu così, semplicemente, che mi accolse al bar del giornale la prima firma del quotidiano dove io ero approdato dopo quello che allora era il consueto cammino di chi voleva fare il giornalista: collaboratore, collaboratore fisso, passando per il ruolo non ufficiale di ’abusivo’, quello che, malgrado fosse vietatissimo, lavorava in redazione, e infine assunto. Fu un incontro gradevole perché Luca spandeva attorno a sé una specie di armonia, di gentilezza, di empatia tranquilla. Erano davvero anni diversi e bellissimi.
CronacaLuca Goldoni, un maestro mai banale