ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Luca Gamberini: "Bologna è mamma e babbo, la mia casa"

Il poeta, ospite della nostra newsletter, racconta il suo libro di poesie che esce martedì: "Oltre a Instagram c’è di più"

Il poeta Luca Gamberini, 35 anni, sulla Torre dell’Orologio

Bologna, 26 marzo 2021 - "Bologna è la mia seconda mamma in forma di città. E, per dirla in versi, ‘ti amo a Bologna suona meglio: fa eco di portici’". Per il poeta Luca Gamberini, 35 anni, Bologna non è solo il luogo di nascita. Ma una specie di musa. Che sbuca nei seguitissimi versi che posta su Instagram, ma è ancora più presente nel nuovo libro che esce martedì Pensa che cretino che è l’amore , edito da Mondadori. Dove tutto è poesia. Pure l’indice.  

Dalla Torre dell’Orologio ha registrato un video per lanciare il suo libro. Perché tanta Bologna? "Mi ha sgridato anche l’editore, dicendo che il libro è un po’ troppo Bologna-centrico! Ma che ci posso fare? Per me non si tratta solo della città dove vivo. È come un pezzo di famiglia, mia mamma e mio babbo. E questo legame resta anche se dovessi cambiare città perché è la mia casa. È strano a dirsi, ma mi sento un pezzo di portico, i miei nervi sono un tutt’uno con le mura". Le poesie del libro sono molto diverse da quelle a cui i suoi follower sono abituati. "Sul web posto versi che si leggono in pochi secondi. Massimo cinque o sei, immediati, che ‘arrivano’ subito a chi li legge. Nel libro le mie poesie sono frutto di un lavoro di ricerca, dove ho messo la massima cura. Lo so, ora vanno di moda gli ’Instapoet’: il web è uno strumento. Ma la poesia non può essere tutta lì". Nei suoi ultimi versi c’è anche un po’ di ’poesia espressa’, lei con l’Olivetti 22 che scrive versi all’impronta in libreria o in piazza Maggiore? "Sì molto. Poesia espressa nasce l’8 febbraio 2019 alla libreria ’Confraternita dell’Uva’, in centro, regalai una mia poesia a una lettrice, scritta su un pezzo di carta. Feci poi una serata pilota alla festa della donna, poi proposi il ’format’ al Salone del libro di Torino e andò bene: scrissi 150 poesie in un giorno...". Un lavoro matto e disperatissimo quello del poeta? "Non lo faccio a tempo pieno, visto che lavoro in banca. Ma iniziai in prima media. Volevo colpire una mia compagna di classe e le scrissi ‘a te che se e sarai’. Non funzionò. Ma ci riprovai al liceo con Silvia che corteggiai moltissimo. Peccato che feci una gaffe enorme: le dedicai ’A Silvia’ di Leopardi. Volevo fare qualcosa di romantico, ma nella poesia Silvia muore...". L’amore resta il filo rosso dei suoi componimenti anche oggi... "Sì. Parte tutto da lì. Nel libro ho voluto esprimere la voglia di sperare, di crederci, di lasciarsi andare. Certo, ho anche delle ferite, ma ho cercato di evitare i rimpianti. Ogni mia poesia, comunque, che abbia tema amoroso, è dedicata a una persona. Il mio libro precedente, Un etto d’amore (Lascio? ) lo dedicai alla mia ex, in questo ci sono tante persone. Tanti volti. Tante storie". Più tristezza o speranza? "L’amore non l’ho trovato, sono single. Ma nei miei versi racconto di quando sono stato innamorato, di come ci si sente. Non ho nostalgia, sono convinto che tornerà. Credo che il mio sia un libro realista: ci sono il buio, il dolore, la morte. Ma c’è anche Dio, un bacio, la vita". C’è anche qualche riferimento al Covid, alle mascherine, agli abbracci mancati. "Sì, è un fatto storico. Ma non ho voluto fare una sezione a parte, per lasciare aperta la speranza che presto ne usciremo". Lei cita anche il 2 agosto e Zanzotto che dedicò una poesia a Maria Fresu. "Sì. I miei genitori si conobbero proprio quel giorno lì. Mio padre passò in stazione mezz’ora prima della tragedia, andava a Trento. Mia madre era lì". Cita anche molti cantanti bolognesi, da Dalla allo Stato Sociale... "Beh il libro l’ho scritto ascoltando lo ‘Stato sociale’! Lucio lo ascolto sempre: quando cucino, corro... Ma pure Antonacci e Cremonini". A chi s’ispira nei suoi versi? "Montale, Ungaretti... ma anche Catalano. E poi, Pasolini. L’Olivetti 22 è quella che usava lui. E poi leggo moltissimo: almeno otto libri al mese".