MASSIMO SELLERI
Cronaca

L’organo della Pieve torna all’antico splendore

Grazie alle raccolte fondi organizzate dall’associazione ’Amici dell’Antica Pieve’ trovati i 50mila euro per il restauro dello strumento

L’organo della Pieve torna all’antico splendore

di Massimo Selleri

Nell’antica Pieve di San Pietro di Roffeno la preghiera dei fedeli tornerà ad essere accompagnata dall’organo. Questa mattina l’azienda restauratrice Bigi di Reggio Emilia preleverà dalla chiesa rurale situata nel comune di Vergato i resti di questo strumento musicale per poi portarli nel suo laboratorio e riassemblarli con gli opportuni aggiustamenti.

Durante l’occupazione nazista del 1944 la devastazione fu il destino comune di molti edifici religiosi che vennero utilizzati dalle truppe tedesche come accampamenti e depositi per le loro armi. Chi allora era bambino ha tramandato per via orale il ricordo di come le canne di questo organo vennero sparse per i campi limitrofi o schiacciate dai carri armati e anche le altri parti vennero fatte a pezzi per poi essere accatastate nella canonica e probabilmente utilizzate come legna da ardere se gli alleati non avessero costretto gli occupanti ad abbandonare la zona. L’associazione Amici dell’Antica Pieve si è costituita nel 2000 e da allora ha cercato di raccogliere fondi per il restauro completo di quello di quello che è stato riconosciuto come un monumento nazionale. Tra i progetti da realizzare vi era anche la ricostruzione dell’organo, i cui resti erano stati depositati in un baule subito dopo la sua distruzione.

"La nostra associazione – spiega la presidente Giovanna Borgia - in tutti questi anni si è quindi adoperata per la ricerca dei fondi necessari anche a questo restauro, dal costo di 50mila euro a cui bisogna aggiungere l’iva, e finalmente grazie al contributo ottenuto dalla Cei, all’aiuto di aziende locali, grazie anche a tutte le offerte fatte dai visitatori e ricevute durante le serate musicali siamo riusciti a raggiungere questo traguardo".

I lavori dureranno circa un anno e alla fine lo strumento musicale sarà nuovamente collocato all’interno della chiesa e qui sarà utilizzato per tutte le cerimonie religiose, ma anche per concerti e rassegne musicali dedicate agli organi antichi. Si tratta di un antico organo a canne del Verati del 1850, di grande valore sia storico che artistico e costruito secondo lo stile classico dell’organaria emiliana. Va ricordato come questa pieve sia stata eretta nel secolo XII e sua une delle Pievi più antiche dell’appennino bolognese. In questi anni l’associazione è riuscita a finanziare numerosi interventi come il restauro degli affreschi, del fonte battesimale di epoca longobarda e dell’acquasantiera anch’essa di epoca romanica.