REDAZIONE BOLOGNA

Lo stop di De Maria: "Chi picchia gli agenti non è della mia sinistra"

Il deputato dem ospite al Salotto di Finucci Gallo dopo le elezioni regionali "La violenza è un pericolo. Dobbiamo affrontare noi il tema della sicurezza".

Lo stop di De Maria: "Chi picchia gli agenti non è della mia sinistra"

Il parlamentare dem Andrea De Maria con Patrizia Finucci Gallo al Guercino

di Mariateresa Mastromarino

"La sinistra in cui credo io non ha nulla a che fare con chi va in piazza per scontarsi con la polizia". Al contrario, "quelli per me sono avversari", anche perché "i centri sociali hanno fatto un grande favore all’estrema destra". Spazza via le nubi e "ogni ambiguità" il deputato dem Andrea De Maria, ospite al Salotto di Patrizia Finucci Gallo nella cornice dell’Hotel Il Guercino, che torna sugli scontri di qualche settimana fa tra gli antagonisti, scesi in piazza per manifestare contro la sfilata di CasaPound e Rete dei patrioti, e alcuni agenti rimasti feriti. Un caso che ha fatto sorgere l’ennesima bufera politica, accesa dalla presenza, seppur distante, della vicesindaca Emily Clancy e del consigliere di Coalizione civica Detjon Begaj al corteo antagonista. Quella manifestazione "è stata uno sfregio alla città, a pochi metri dalla stazione, vittima della strage fascista, ed è molto grave che sia stata autorizzata – precisa De Maria –. Infatti ho presentato una interrogazione al ministro degli Interni per chiedere le ragioni" di questo permesso, concesso ai ’patrioti’. "Patrioti, poi – provoca l’onorevole del Pd –. Per me i patrioti erano i partigiani". A prescindere da questo, però, "la loro manifestazione non giustifica l’uso della violenza – precisa –. La provocazione dell’estrema destra ha creato indignazione nella città, ma gli incidenti con la polizia sono stati un favore alla destra".

Sinistra o destra che sia, "la violenza in politica è un pericolo enorme", continua De Maria, che accende i fari sulla sicurezza. Tema che "la sinistra deve prendere di petto, con coraggio politico – invita il deputato dem, ex sindaco di Marzabotto –. Contesti di insicurezza ci sono in tante aree, molti di questi legati allo spaccio. Con un presidio territoriale, un’attività investigativa migliore e la riqualificazione urbana, siamo noi di sinistra a promuovere la sicurezza". Che si garantisce anche con "la coesione sociale", visto che la criminalità si insidia "nelle fasce sociali più deboli. La destra fa un errore gravissimo, utilizzano problemi inevitabili legati alla sicurezza di fronte ai flussi migratori facendo campagna di odio e divisione".

Sulle strategie del centrodestra De Maria riflette anche alla luce della campagna elettorale appena conclusa: "La scelta di usare i ruoli istituzionali per fare propaganda di parte – dice – è una scelta che ai cittadini non piace". Infatti, "mi ricordo cosa successe con Salvini al Pilastro, dove una parte dei cittadini gli manifestò contro. La destra ha fatto una cosa politicamente molto grave, quella di usare ruoli istituzionali per fare politiche di parte: sulla sicurezza, per esempio, la filiera istituzionale deve lavorare insieme". E sull’astensione, "il centrodestra lo ha subito di più. Da parte non tanto di Ugolini, ma di alcuni loro esponenti c’è stata una vera e propria aggressione alla Regione che gli elettori non hanno apprezzato". E dopo la proclamazione del nuovo governatore, De Maria si sbottona: "Mi aspettavo un risultato molto positivo anche per la qualità del candidato, Michele de Pascale sarà il presidente giusto per questa nuova stagione dell’Emilia-Romagna. Il Pd viene premiato quando costruisce alleanze larghe". La nuova giunta "sarà scelta da Michele, nel Pd ci sono tante personalità di grande qualità. A Bologna la forza delle candidature messe in lista ha aiutato il risultato con Isabella Conti e Irene Priolo". Anche in virtù di questo Bologna ha "un ruolo importante da riconoscere fino in fondo. Ma so che Michele lo farà".