GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Lo sport nell’era social, la ricetta di Beppe Signori “Servono più strutture”. Foto

L’evento di Yunus. Panel al Mug con dibattiti su discipline, tecnologie e disuguaglianze Il presidente della Virtus, Zanetti: “Le attività fanno crescere i bambini”

La seconda giornata del ‘Social Business 2024’, con lo slogan ‘Lo sport che cambia la città’

La seconda giornata del ‘Social Business 2024’, con lo slogan ‘Lo sport che cambia la città’

Bologna, 10 ottobre 2024 – “Lo sport che cambia la città”. La seconda giornata del ‘Social Business 2024’, inizia con questo slogan. L’evento andato in scena dalle 18 alle 20 ai Mug - Magazzini Generativi è stato organizzato da Fondazione Yunus e sponsorizzato da Emil Banca. Inoltre, sono stati due i panel dedicati al contesto sportivo bolognese. Il calcio d’inizio della prima discussione (‘Sport, città e comunità’) è stato dato da Beppe Signori, ex giocatore del Bologna calcio. “I social ora prevalgono sul sociale – commenta Signori –. I ragazzi hanno sempre meno strutture per giocare e di conseguenza i rapporti tra loro sono meno empatici”.

"Lo sport che cambia la città". La seconda giornata del ‘Social Business 2024’, inizia con questo slogan. L’evento andato in scena dalle 18 alle 20 ai Mug - Magazzini Generativi è stato organizzato da Fondazione Yunus e sponsorizzato da Emil Banca.

Un altro sport che ‘convoca’ la città è il basket. “Lo sport nasce dalla socialità, i bambini per essere dei bravi cittadini devono fare una qualche attività”, ha detto il presidente della Virtus Bologna Massimo Zanetti. Ha partecipato anche il direttore di sviluppo di Nomisma Marco Marcatili. “Lo sport – avverte Marcatili – deve essere uno strumento per agire sulle disuguaglianze”. Secondo l’allenatrice e primatista Fidal nel settore lanci Marinella Vaccari Zanetti, il “coach deve essere uno psicologo del giovane atleta, solo così è in grado di indirizzare il ragazzo a scegliere ciò che più gli piace”. Ha parlato anche Maurizio Marano, presidente dell’osservatorio universitario di sport e sostenibilità. “Lo sport è un grande megafono di sostenibilità”, dice Marano.

Lo sport, invece, “cambia le città – parla Francesca Santoro di Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche - e lo fa guardando alla salute della collettività”. Al ‘caso Bologna’ è dedicata la seconda ora di argomenti. In primis, l’intervento del direttore di Confcommercio Ascom, Giancarlo Tonelli, sulla qualificazione in Champions del Bfc. “Un successo che è un esempio di come si fa comunità in città”, specifica Tonelli. E poi, “per un giornale – descrive il vicedirettore de il Resto del Carlino Valerio Baroncini – è stato naturale avviare iniziative di comunità come il ‘Bar Carlino’, per riscoprire anche il legame tra bar e sport”. Su sport e scuola è intervenuto il sindaco Matteo Lepore: “Recuperare il valore sociale dello sport, per fare questo tutti devono lavorare in sintonia”.

Un altro legame è quello tra sport e turismo. “Lo sport bolognese ha un forte impatto sul turismo e sul Pil cittadino”, si è espresso Daniele Ravaglia, presidente Bologna Welcome. “Il tema dev’essere quello di decidere in che modo aiutare la comunità”, secondo Gianluca Galletti il presidente di Emil Banca. Allora, “dobbiamo fare squadra per rendere il nostro servizio sempre più capillare”, ricorda la presidente regionale del Comitato Italiano Paralimpico Melissa Milani. Infine, è stato raccontato il progetto ‘Bologna for community’, un piano di “grande inclusione e collaborazione”, chiude Silvana Fusari di Pmg Italia.