ALBERTO BIONDI
Cronaca

Lo sciopero generale di Cgil e Uil. Corteo da porta Lame al Crescentone: "Ci aspettiamo tanti lavoratori"

Venerdì i due sindacati incroceranno le braccia contro le politiche del governo. Sul palco anche Landini. Borghetti (Uil): "Toccare i profitti delle aziende che fanno soldi con le armi e ridistribuire la ricchezza".

Lo sciopero generale di Cgil e Uil. Corteo da porta Lame al Crescentone: "Ci aspettiamo tanti lavoratori"

Da sinistra: Massimo Bussandri, segretario regionale della Cgil, e Marcello Borghetti, leader regionale Uil

È sciopero generale, otto ore di stop per tutti i comparti, sia pubblici che privati. Indetto da Cgil e Uil per la giornata di venerdì, si propone di criticare e combattere la nuova manovra di bilancio proposta dal governo Meloni. In città, dove si concentrerà la manifestazione regionale, è previsto un corteo che partirà da porta Lame alle 9.30 per arrivare, passando da piazza dei Martiri, via dei Mille e via dell’Indipendenza, in piazza Maggiore alle 10.30.

I lavori verranno aperti da Marcello Borghetti, segretario generale Uil Emilia-Romagna e chiusi dal segretario generale Cgil, Maurizio Landini. Ci sarà anche il sindaco Matteo Lepore: "Ci vado con la fascia tricolore", ha detto a margine di un’iniziativa. Essendo uno sciopero generale, toccherà tutti, dall’industria alla sanità passando per i trasporti (ad esclusione di quelli su rotaia, garantiti per tutta la giornata), oltre a docenti e ricercatori. "Ci auguriamo che si riempia piazza Maggiore e si svuotino i posti di lavoro – dice Massimo Bussandri, segretario generale Cgil Emilia-Romagna –. Scendiamo in strada per contrastare le politiche di questo governo e delle imprese loro alleate che ci stanno consegnando una legge di bilancio che apre a sette anni di austerità per lavoratori e pensionati". Un giudizio veramente duro, quello di Bussandri: "Sono programmati la riduzione di stipendi e pensioni e lo smantellamento finale del sistema sanitario nazionale pubblico in favore delle aziende private. Inoltre, dal 2025, si potrà andare in pensione solo con la legge Fornero, cosa che questo governo si era promessa di cambiare. Ci schieriamo fermamente contro il continuo aumento delle spese militari. Perché ogni euro investito in quel campo viene sottratto alla scuola, alla ricerca, alla cultura, ai trasporti. Ultima, ma non per importanza, è la questione dei risarcimenti post alluvione. Avevano promesso la ricostruzione totale ma non si riesce a far partire nemmeno i piani speciali. Questo perché al momento non hanno previsto neanche i primi 160 milioni di euro destinati agli interventi più urgenti", chiude il numero uno regionale della Cgil.

E quindi mobilitazione per tutti i cittadini italiani perché "è necessario scioperare per un’idea diversa di paese, che sia fondata sull’equità sociale, sulla redistribuzione dei salari, un paese che redistribuisca attraverso lo stato sociale. I soldi ci sono, vanno ricercati però nei grandi profitti delle banche, delle aziende farmaceutiche, delle aziende di armamenti. Basta avere la volontà politica di tassare, volontà che però manca" dice poi Marcello Borghetti, segretario generale Uil Emilia-Romagna.