Tutto secondo i piani. Il Bologna ha presentato e ufficializzato ieri sera intorno alle 21 la lista Uefa: Dentro Ferguson, che rientrerà in gruppo a ottobre, e i volti nuovi Pobega e Casale e Iling. Fuori Karlsson, Dominguez, El Azzouzi, Byar, De Silvestri Pyyhtia e Ilic. Non solo. Con l’arrivo di Casale, il rientro di Lucumi ed Erlic, Mihajlo Ilic può partire. Lo vuole l’Aek Atene, pronto a prelevarlo in prestito con diritto di riscatto, e dato che Grecia il mercato rimarrà aperto fino all’11 settembre c’è tempo per imbastire l’affare ed evitare che il 21enne difensore serbo, prelevato a gennaio per 4 milioni più bonus, resti a Bologna da spettatore vedendo diminuire le proprie quotazioni. Quel che è certo, invece, è che i timori sulle condizioni di Oussama El Azzouzi emersi dopo l’infortunio al ginocchio sono diventati realtà: per il centrocampista olandese di origine (e nazionale) marocchina il rischio che lo stop debba prolungarsi è diventata una certezza che ha portato alla scelta di escluderlo dalla lista Champions. Era tornato dalle Olimpiadi con una distorsione al ginocchio destro con interessamento del menisco. Ma pure con un problema alla schiena. Alla proposta dell’intervento chirurgico, El Azzouzi aveva preferito la terapia conservativa di 3-4 settimane, nella speranza di poter giocare la Champions. Così non sarà.
Il timore è, che al primo contrasto, il centrocampista possa tornare punto e a capo e finire questa volta sotto i ferri, avendo perso tempo prezioso è alto. Probabile rimanga ai box per un paio di mesi, non uno soltanto uno. E la possibilità che sia rivalutato per considerare nuovamente l’ipotesi dell’intervento esiste.
Le condizioni di El Azzouzi, unite a quelle di un Ferguson e ai problemi accusati in preparazione da Urbanski ed Aebischer hanno portato all’acquisto last minute di Pobega. Le difficoltà fisiche e tecniche di Karlsson hanno portato alla bocciatura dello svedese e alla promozione di Iling. Doveva essere un mercato di ritocchi, quello rossoblù: è diventata una mezza rivoluzione, fatta di 9 volti nuovi e di cinque nuovi titolari, aspettando Ferguson. Fatta pure di rincorsa e non preventivata in questi termini.
La partenza in campionato è stata molto negativa, non c’è dubbio: ma alla luce di queste spiegazioni a Casteldebole la fiducia che la squadra uscirà alla distanza è alta. "Perché in fondo lo scorso anno nessuno si aspettava che Calafiori diventasse ciò che è diventato e Zirkzee era un giocatore reduce da 2 gol e 80 0minuti giocati, ma poi sappiamo com’è finita. Serve tempo", hanno spiegato i rossoblù. Queste le convinzioni ribadite a più riprese dalla dirigenza, sicura di aver allestito una squadra all’altezza di pressioni e aspettative. "Sono contento del mercato", ha detto pure Italiano. Ora la parola al campo e alla gestione di un gruppo che in Champions andrà, oltre che con i già citati Iling, Casale, Ferguson e Pobega, pure con Skorupski, Posch, Holm, Erlic, Moro, Orsolini, Freuler, Castro, Ndoye, Corazza, Aebischer, Odgaard, Lykogiannis, Bagnolini, Dallinga, Lucumi, Beukema, Miranda, Ravaglia, Fabbian e Urbanski.