Bologna, 7 gennaio 2025 – È iniziata durante l’ultimo fine settimana delle festività appena trascorse la nuova fase del cantiere in via di Corticella. E anche la viabilità si prepara all’assetto che assumerà il cantiere del primo lotto della Linea Verde, quello che interessa il tratto compreso tra via Saliceto e via Croce Coperta. Già da domenica, infatti, via Giuriolo è percorribile, a senso unico, solo verso via dell’Arcoveggio.
Di conseguenza, i veicoli provenienti da via Proni avranno l’obbligo di svoltare a destra e quelli che giungono da via dell’Arcoveggio, incontrando via Giuriolo, dovranno proseguire diritto. Una sistemazione che sarà mantenuta anche nella seconda fase di lavori, quando è prevista l’introduzione di un semaforo all’intersezione Giuriolo-Arcoveggio.
Tutto questo lunedì prossimo, quando anche il resto del cantiere cambierà assetto.
La nuova viabilità prevederà, inoltre, la possibilità di raggiungere via di Corticella partendo da via dell’Arcoveggio attraverso via Francesca Edera de Giovanni.
Mentre, sempre dal 13 gennaio, sarà istituito in via di Corticella un senso unico in direzione centro, nel tratto compreso tra la rotonda nord dello svincolo della tangenziale verso via Saliceto; sarà invece mantenuto il doppio senso di circolazione dalla stessa rotatoria fino a via di Croce Coperta.
L’aria che si respira in via Corticella, dove è partita la nuova fase del cantiere per realizzazione della linea Verde del tram, non è per niente buona: tanti gli esercizi che sono chiusi anche durante le ore di punta, pochissime persone camminano sui marciapiedi e sono quasi assenti i lampioni o le luci accese che potrebbero dare un po’ di vitalità alla strada. Tuttavia, ‘The show must go on’, lo ‘spettacolo’ deve continuare. E allora, negli occhi di chi quella zona la vive ogni giorno - come abitante o commerciante - subentra la rassegnazione. Perché, a più di un anno dalla partenza dei primi cantieri del tram (quelli della linea Rossa), "non ha più senso dibattere sulla fattibilità o meno dell’opera, la giunta ha deciso e non cambierà nulla dell’assetto dei lavori, e ad essere penalizzati siamo noi negozianti che qui abbiamo tutto e rischiamo di perderlo". È il caso dei fiorai di ‘Verdeprato’, Mauro Moriconi e Gabriella Simoni: "Per fortuna noi riusciamo a tirare avanti – dicono –, molti, però, stanno pensando di chiudere perché non vale più la pena di restare aperti: il flusso di gente è crollato drasticamente e le risorse per noi messe a disposizione come ristori sono davvero poche".
Un’attività, infatti, ha già chiuso lo scorso 20 dicembre in via Croce Coperta: "Sembra che non siano interessati al dialogo – aggiungono Mauro e Gabriella –. Agli amministratori chiediamo soluzioni, non di farci l’elenco di come stanno le cose".
Infatti, cercando sul web il nome del negozio di fiori, tra le prime diciture che appaiono c’è proprio la parola "cantieri". "I nostri clienti più affezionati non ci mollano. Anche se un po’ del passaggio lo abbiamo già perso", insistono. Per loro, il "vero" disagio sarà quando, in primavera, "transenneranno il lato davanti all’attività e ci chiuderanno così dentro al negozio".
Ma attenzione a un’altra trasformazione: da lunedì prossimo anche via Corticella diventerà a senso unico, in direzione centro, nel tratto compreso tra la rotonda nord dello svincolo numero 6 della tangenziale, verso via di Saliceto. "È dura, così chiudono il passaggio alla periferia", raccontano. Dunque, secondo gli esercenti, sarà una "corsa contro il tempo", già partita nel tratto tra via Saliceto e via Croce Coperta, verso la realizzazione del sottopasso. Su quest’ultimo punto, la fioraia Gabriella è perplessa: "Durante l’alluvione tutti i sottopassaggi si sono allagati. Il Comune si è posto il problema che potrebbe capitare anche con questa nuova struttura, magari proprio durante la costruzione? E dove sono gli operai?".
Non solo, c’è chi in via Corticella definisce questi lavori un "caos perpetuo" che lascia gli abitanti in "balìa delle onde", come spiega un’altra coppia di commercianti che ha il negozio lungo la strada. "Lunedì inizia una nuova fase, ma ancora non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, sembra quasi che decidano senza una programmazione – continuano i negozianti –. Da questo tratto di lavori, già adesso a inizio lottizzazione, non transita nessuno e tanti hanno cambiato le loro abitudini, oltre al fatto che i lavori vanno sempre più a rilento e durante le feste non si è visto nessuno".
A preoccupare sono soprattutto le "tempistiche – sottolinea una giovane residente, cliente del negozio –, così è difficile completare i lavori entro fine 2026, ricordando che per fare un chilometro in Fiera ci hanno messo un anno e anche i cantieri della linea Rossa sono in ritardo". Mentre è carente, anzi "quasi inesistente", un piano parcheggi in grado di sopperire ai posti auto che verranno eliminati: "Quando bloccheranno la zona vicino a via Croce Coperta, chi verrà nel nostro negozio dovrà sostare molto lontano – interviene una delle commercianti –. Tanti, infatti, potrebbero rinunciare a venire, questo per noi è il vero disagio. Per tanti piccoli negozi di prossimità della periferia sarà dura resistere. A fronte di questa desolazione ‘spaventosa’, sarà davvero un guadagno avere il tram?".