Linea passante, disagio continuo. Ira dei pendolari

Vertice a Porretta con Regione, Città metropolitana, amministrazioni comunali e associazione Transapp.

Linea passante, disagio continuo. Ira dei pendolari

Linea passante, disagio continuo. Ira dei pendolari

Più che un passante la nuova linea ferroviaria che dalla stazione di Porretta arriva a quella di Pianoro si sta rivelando un trabocchetto. Non si sa quando si parte e non si sa quando si arriva e sono anche saltate le coincidenze con i treni che collegano Porretta a Pistoia. Ieri Transapp, associazione che si occupa di promuovere questo storico mezzo di trasporto utilizzato dai pendolari, dagli studenti e dai turisti, ha organizzato un incontro pubblico sul tema, strappando un impegno alla Regione Emilia-Romagna e alla Regione Toscana di sistemare le cose per tornare alla normalità.

"L’idea di avere una metropolitana di superficie – ha spiegato l’assessore regionale alle politiche della montagna Igor Taruffi – che alleggerisca il traffico della tangenziale di Bologna è una soluzione utile a tutti coloro che dalla montagna devono raggiungere saltuariamente la città. E’ chiaro che tutti i disagi che si sono verificati in questi giorni dimostrano come vi siano stati degli errori di attuazione e in queste situazione l’unica cosa da fare è chiedere scusa e rimediare rapidamente. Da oggi ci mettiamo al lavoro per risolvere queste difficoltà". Nel frattempo, però, bisogna considerare inaffidabile questo mezzo di trasporto con l’ennesimo ‘far west’ che si è verificato giovedì notte quando sei corse sono rimaste bloccate nelle diverse stazioni e c’è chi è arrivato a destinazione con quasi quattro ore di ritardo. Non è neppure così facile cambiare gli orari, per cui la consigliera metropolitana con delega alla mobilità Simona Larghetti è molto meno ottimista rispetto a Taruffi. "Comprendo i disagi – ha detto Larghetti – ma non sarà facile risolvere questioni che spesso hanno una natura logistica. Ad esempio, pur servendo i ragazzi che escono da scuola, Rete Ferroviaria Italiana ci ha fatto sapere che non sarà possibile ripristinare il treno delle 14.08 e dovremo risolvere il problema in altro modo".

Il vero problema è che si sono forzati i tempi e non si sono stati ascoltati preventivamente gli utenti e le amministrazioni comunali, come denuncia da tempo il comitato per la ferrovia Porrettana e adesso si rischia di ottenere l’effetto contrario a quello voluto, costringendo le persone a muoversi con i mezzi privati o a utilizzare quelli pubblici su gomma. "Il passante – ha dichiarato la consigliera regionale di FdI Marta Evangelisti – era già nei piani del trasporto di Regione e Città metropolitana del 2020. C’era tutto il tempo per fare le verifiche, anziché correre ai ripari tardivamente, quando il servizio è già partito, con ritardi quotidiani e disallineamenti degli orari". Presenti le amministrazioni comunali di Marzabotto, Vergato, Gaggio Montano, Castel di Casio e Alto Reno Terme, la sintesi delle loro posizioni è rappresentata dal sindaco termale Giuseppe Nanni: "Accogliamo con piacere la volontà della Regione Emilia-Romagna e della Toscana di rivedere questo piano e noi continueremo a vigilare perché essere periferici non significa essere marginali e questo deve essere chiaro a chi prende queste decisioni".

Massimo Selleri