Obliteratrici fuori servizio, bagno sigillato, spazio handicap occupato da bici e zaini, qualche minuto di ritardo e le carrozze passeggeri che dalla stazione di Casteldebole si trasformano in carri merci. E non è una definizione esagerata, per quanto passeggeri e cose possono essere stipati gli uni sulle altre come succede il mattino, in particolare nella tratta tra Casalecchio e Bologna. Una mattina di congestione ordinaria sul treno regionale 90000 in partenza l’altra mattina da Vignola alle 6,20 e approdo alla stazione centrale di Bologna dopo poco più di un’ora.
"Con la ripresa dopo l’estate, in questo treno si concentrano i problemi indotti dal cambio degli orari, col posticipo di quei dodici minuti alla partenza da Vignola del treno successivo, il 90002, che arriva a Bologna troppo tardi per tutti gli studenti", racconta Ezio, seduto sullo strapuntino del corridoio già dalla fermata di Ceretolo, di fronte alla porta del bagno fuori servizio. "Il nuovo orario ha costretto molti utenti pendolari, e fra essi tanti studenti, a riorganizzare il proprio spostamento casa-scuola-lavoro, ricorrendo nella migliore delle ipotesi all’uso di un treno diverso, a servizi di trasporto pubblico su gomma, o peggio ancora al mezzo privato", osserva Maurizio Quartieri, presidente dell’associazione In prima classe per la Bologna-Vignola. La conferma viene da altri lavoratori provenienti dai bacini naturali della linea, Savignano, Vignola, la Valsamoggia, Zola, la valle del Lavino e una parte di Casalecchio, che su questa corsa fino alla sospensione estiva di giugno non dovevano fare i conti con un affollamento inverosimile attribuito in particolare alla scelta inevitabile di molti studenti che col loro treno ‘canonico’, il 90002, arriverebbero tardi a scuola e che quindi si sono riversati sulla corsa precedente.
"Occorre intervenire sul treno usato per la corsa 90000 riprogrammando tale servizio con un mezzo Pop di 4 carrozze, oppure ripristinando l’Etr350 in arrivo a Vignola il giorno stesso direttamente dal deposito bolognese, come avveniva fino a pochi anni fa", sostiene ancora Quartieri, reduce del recente incontro del Tavolo di coordinamento del servizio ferroviario Bologna-Vignola, in Città metropolitana, alla presenza di Regione, enti locali, gestori del servizio e delle infrastrutture, e coi dirigenti di alcuni istituti scolastici di Bologna e di Vignola. Al termine dell’incontro, "il giudizio fortemente negativo emerso sul nuovo orario ha indotto i dirigenti di Regione e Città metropolitana a valutare la possibilità di rivedere l’orario ferroviario Bologna-Vignola; una revisione tuttavia che potrà essere minima e, quindi, per essere efficace, si dovrà intervenire anche sugli orari dei bus Tper e di ingresso a scuola" conclude Quartieri.
Gabriele Mignardi