La Linea Blu del tram cambia volto. Il tracciato sud-ovest illustrato venerdì a Casalecchio presenta diverse novità e c’è chi già storce il naso. Il percorso partirà da via dei Mille, dove si interseca con la ‘Verde‘, e fin qui tutto come da programma (o meglio, da Piano urbano della mobilità sostenibile). La linea proseguirà poi attraversando piazza dei Martiri, fino ai viali.
È qui che il discorso cambia. La ‘Blu’, con i due binari posti a margine dello spartitraffico alberato, percorrerà i viali Pietramellara e Silvani fino all’intersezione con via Sabotino, dove le due direzioni si separeranno: il binario verso Casalecchio svolterà per le vie Sabotino, Tolmino e Montefiorino, fino ad Andrea Costa; quello verso il centro percorrerà tutta via Andrea Costa, per poi svoltare su viale Silvani e ricongiungersi all’altra direzione in via Sabotino.
"Il passaggio a doppio binario su Andrea Costa non è stato preso in considerazione per le forti limitazioni che avrebbe imposto al traffico privato e alla sosta", scrive Palazzo d’Accursio per giustificare la scelta. Dopo l’intersezione con Montefiorino, la linea percorrerà Andrea Costa, passando davanti al Dall’Ara, e proseguirà sulle vie don Sturzo e su via Porrettana. Allo stesso modo si è scelto di non far transitare il tram in via Sant’Isaia, mossa che avrebbe comportato il transito alternato su binario unico e diversi problemi.
Non è dello stesso avviso Fratelli d’Italia, che solleva la polemica: "Una deviazione assolutamente senza senso (quella verso le vie Sabotino e Montefiorino, ndr). Il Comune non ha fatto adeguata manutenzione e adesso deve pagare il rifacimento del tombinamento del Ravone: forse vuole farlo pagare al ministero dei Trasporti, così come pagò quello di via Saffi con i fondi della ‘Rossa’? Una scelta assurda, che andrebbe a stravolgere via Montefiorino, da poco riqualificata con oltre 400mila euro, e via Sabotino".
Non solo, perché lungo la Porrettana per Palazzo d’Accursio "andrà valutata la possibilità di avere tratti della sede tranviaria in promiscuo con il traffico privato, o tratti a singolo binario". E andrà realizzato un nuovo ponte di scavalco sul Reno.
"Una zona già devastata da tanti lavori, che potrebbe trovarsi ad affrontare anche quelli per il nuovo ponte – attacca Manuela Zuntini (FdI) in Consiglio comunale –. Ci chiediamo poi perché questo tratto della ‘Blu’ sia stato anticipato, quando sarebbe dovuto essere il quarto a essere realizzato: se ne parlava soltanto dal 2030 in poi...".
Francesco Moroni