FRANCESCO MORONI
Cronaca

L’impatto dei cantieri. Indagine choc di Cna: le imprese perdono il 20% del fatturato

Un questionario tra mille associati coinvolti dai lavori per il tram. Il 59% chiede al Comune sgravi fiscali, il 47% contributi a fondo perduto. Pazzaglia e Carati: "Nessuno è contrario al progetto, ma serve dialogo".

Un questionario tra mille associati coinvolti dai lavori per il tram. Il 59% chiede al Comune sgravi fiscali, il 47% contributi a fondo perduto. Pazzaglia e Carati: "Nessuno è contrario al progetto, ma serve dialogo".

Un questionario tra mille associati coinvolti dai lavori per il tram. Il 59% chiede al Comune sgravi fiscali, il 47% contributi a fondo perduto. Pazzaglia e Carati: "Nessuno è contrario al progetto, ma serve dialogo".

Nella città dei cantieri, due imprese su tre hanno visto un calo del fatturato pesante, con punte dal 10 al 20%. Sono le attività impattate dai lavori, quelle che hanno visto arrivare ruspe e operai tanto da dover rivedere modi e tempi lavorativi, quelle intaccate dalla chiusura delle strade e dallo stravolgimento della viabilità, quelle che si ritrovano ora a convivere con polvere e rumore. A raccogliere voce e testimonianze delle attività è Cna, che attraverso un questionario inoltrato a un migliaio di iscritti ha voluto toccare con mano la preoccupazione e i dolori dei commercianti bolognesi.

Per il 44% delle aziende la realizzazione del tram ha influito molto negativamente sulle attività – per il 32% "abbastanza negativamente", per il 24% "poco negativamente" –: i principali effetti segnalati riguardano le criticità nella circolazione, che si traducono per il 67% in maggiori difficoltà di parcheggio e per il 47% anche in problemi di accessibilità per i clienti. Nel complesso, il 35% del campione registra una riduzione delle vendite e del fatturato.

Poi l’appello alle istituzioni: la maggioranza delle richieste (59%) riguarda l’esonero o la riduzione delle tasse comunali, seguito al 47% dalla richiesta di contributi a fondo perduto. Sono i cosiddetti ‘ristori’, insomma, quello che chiedono le aziende in ginocchio. Ma un 35% vuole anche misure per migliorare la visibilità e l’accessibilità dei negozi durante i lavori. In tanti auspicano la massima velocità nel portare a termine i lavori, così come l’organizzazione di eventi per richiamare la gente nelle zone interessate dai cantieri e la possibilità di ottenere permessi temporanei per accedere alla Ztl e una limitazione delle multe per soste dovute a carico e scarico. Il pacchetto è completo.

"Non ci stancheremo mai di dire che Cna non è contraria alle infrastrutture e al tram in particolare – puntualizza il direttore Claudio Pazzaglia –, ma è evidente che questi lavori stanno impattando duramente sulle imprese. Occorre trovare in fretta soluzioni, altrimenti il rischio è che, quando il tram partirà, si vedranno molte vetrine vuote e serrande abbassate lungo la linea".

"Certamente l’esonero dalle tasse comunali e i contributi a fondo perduto sono le richieste più contingenti, ma, oltre a ciò e nell’immediato – aggiunge Paolo Carati, presidente Cna Area Bologna Città –, ma le imprese vogliono anche migliorare la visibilità durante i lavori: sono convinto che con una efficace cartellonistica il Comune possa intervenire in maniera significativa, approntando all’altezza dei cantieri dei cartelloni pensati come arredo urbano che, in maniera molto chiara ed elegante, elenchino le aziende raggiungibili nascoste dai cantieri".

"Sono poche le aziende che non vorrebbero il tram in senso assoluto – concludono Pazzaglia e Carati –. Un segnale di grande responsabilità da parte delle nostre imprese, che chiedono strumenti e interventi per resistere nei mesi dei cantieri. Cna fin dalla progettazione dei lavori ha chiesto confronti continui con l’amministrazione comunale: un incontro con le associazioni di categoria per concretizzare quanto chiedono le imprese crediamo possa fare del bene non solo alle aziende, ma a tutto il progetto del tram".