ERNESTO
Cronaca

L’idea di Lercaro e Ardigò su Bologna

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Ernesto

Vecchi*

Giuseppe Dossetti, dopo aver abbandonato la politica, nel 1952 venne a

Bologna per seguire altri progetti. In occasione delle elezioni amministrative del 1956, il cardinale Giacomo Lercaro gli chiese di

rendersi disponibile per la candidatura a sindaco della città, in alternativa a Giuseppe Dozza, che già da 11 anni risiedeva a Palazzo d’Accursio. Obtorto collo, Dossetti accettò per obbedienza ma, secondo

Luigi Pedrazzi, "fu interiormente orripilato, e in qualche modo offeso,

da una proposta così lontana dalla strada su cui intendeva camminare". Ma l’obbedienza di Dossetti era senza riserve e si mise al lavoro avviando una riflessione su Bologna di grande spessore. Si avvalse della collaborazione del giovane sociologo Achille Ardigò ed insieme scrissero

il famoso Libro bianco su Bologna, divenuto fonte di ispirazione anche per le giunte di sinistra. Questo testo fu l’avvio di un modello nuovo di decentramento amministrativo, basato su solide fondamenta. A 25 anni dalla morte di

Dossetti e a 100 anni dalla nascita di Ardigò, il pensiero ritorna sulla loro feconda collaborazione. Si trattava di evitare lo sviluppo caotico di

Bologna, attraverso un decentramento rispettoso del volto spirituale della città, mediante l’incremento dei valori autentici di cultura, di arte di umanità di consuetudini di vita associata, che hanno segnato il carattere dei bolognesi. In sostanza, il candidato sindaco Dossetti e il suo ‘esperto’ Achille Ardigò presentarono alla città un progetto originale, concreto e fattibile, in sintonia con il cardinale Giacomo Lercaro. L’arcivescovo aveva promosso una forte qualificazione della periferia, mediante l’istituzione di nuove parrocchie e la costruzione di numerose nuove chiese. Il cardinale Lercaro cercava di dare un’anima ai nuovi quartieri, costruendo un habitat urbano a misura d’uomo. Fu un momento promozionale molto fecondo: io stesso l’ho sperimentato per vent’anni, come parroco al Villaggio Ina di Borgo Panigale.

* Vescovo Ausiliare Emerito

di Bologna