Liceo Minghetti di Bologna, l’assemblea degli studenti vota sì all’occupazione

Istituto occupato fino a mercoledì 27. Il preside, Roberto Gallingani, venerdì scorso, aveva fortemente sconsigliato gli alunni dall'intraprendere questa strada per le conseguenze che avrebbe potuto produrre

Bologna, 25 marzo 2024 - L'assemblea degli studenti del Liceo Minghetti di Bologna questa mattina ha votato 'sì' alla proposta di occupazione della scuola. A quanto si apprende, dopo la discussione e la votazione in 'plenaria', i rappresentanti degli studenti hanno avviato un confronto con il preside, Roberto Gallingani che, venerdì scorso, aveva fortemente sconsigliato gli alunni dall'intraprendere questa strada per le conseguenze che avrebbe potuto produrre.

E così il liceo rimarrà occupato fino a mercoledì 27, ultimo giorno previsto di scuola prima della pausa delle lezioni per la Pasqua. "Di conseguenza le lezioni potrebbero non essere regolari", avvisa il dirigente scolastico Gallingani, in una comunicazione alle famiglie, ai docenti, al personale Ata e per conoscenza alla Città metropolitana e all'Ufficio scolastico. La sede centrale del Liceo, quella in via Nazario, "è occupata dagli studenti, presumibilmente fino a mercoledì 27 compreso", specifica il preside che la scorsa settimana aveva nettamente messo in guardia gli studenti sulle conseguenze di una occupazione.

L'occupazione del liceo classico Minghetti dello scorso anno
L'occupazione del liceo classico Minghetti dello scorso anno

La 'diffida' del preside agli studenti

Prima della effettiva decisione dell’occupazione, la posizione del preside era stata commentata. Una scelta che fa parte della "autonomia scolastica di ogni singola scuola", anche se "è fondamentale ascoltare le voci di tutti", aveva detto il consigliere delegato alla Scuola della Città metropolitana di Bologna, Daniele Ruscigno, provando a buttare acqua sul fuoco, dopo che nei giorni scorsi il dirigente scolastico del liceo Minghetti Roberto Gallingani, in seguito alle voci su una possibile occupazione della scuola, aveva inviato una lettera da leggere in classe in cui ricordava che "occupare è un illecito che potrebbe avere conseguenze" di natura legale, invitando i ragazzi "a non farsi strumentalizzare" e un'altra comunicazione ai genitori che comunicava la linea dura dell'istituto, pronto a "perseguire" iniziative non autorizzate.

Presente questa mattina all'inaugurazione del primo lotto di lavori di ristrutturazione dell'istituto Aldini Valeriani, Ruscigno a margine ha commentato la decisione del dirigente. Se da una parte "sono questioni che attengono naturalmente a quelle che sono le modalità di ogni singola scuola, in base anche quella che è l'autonomia scolastica", premette il consigliere, "credo che ci sia modo per ascoltare le voci di tutti, anzi sia fondamentale ascoltare le voci di tutti, non solo degli studenti, ma di tutta la comunità educativa scolastica, che è composta anche dai docenti, dai dirigenti e anche dai genitori". Ma questo deve avvenire seguendo "modalità e modelli giusti".

Ad esempio, ricorda Ruscigno "anche nel clima di occupazione che c'è stato lo scorso anno, abbiamo avuto degli ottimi esempi da alcune scuole che hanno costituito delle assemblee ufficiali in cui gli studenti e studentesse hanno potuto esprimere naturalmente le loro idee e anche le tematiche che volevano affrontare".