MONICA RASCHI
Cronaca

Libera professione stop and go. L’Ausl la sospende per 4 giorni: "Non c’erano letti. Ora è ripartita"

Claudio Lazzari, a capo della direzione Medica di Maggiore e Bellaria, spiega l’emergenza "Tutti i Pronto soccorso erano sovraffollati e mi aspetto un altro picco nel prossimo week-end" .

Claudio Lazzari dell’Azienda Usl

Claudio Lazzari dell’Azienda Usl

"In considerazione del sovraffollamento di tutti i Pronto soccorso dell’Ausl di Bologna e il perdurare da diversi giorni della presenza di numerosi pazienti in attesa di ricovero in tutti i Pronto soccorso è da subito necessario sospendere l’attività di libera professione in tutti gli ospedali fino a data da destinarsi, in attesa del rientro delle criticità in quanto non è a oggi compatibile con le necessità di posti letto per i ricoveri in urgenza". La comunicazione è datata 18 agosto (domenica) ed è firmata da Claudio Lazzari, direttore dell’Unità operativa Direzione medica ospedali Maggiore e Bellaria. Ieri mattina, alle 12.21, una nuova missiva annunciava che era possibile riprendere la libera professione in quanto la situazione nei Pronto soccorso era migliorata. Lo stesso Lazzari spiega quello che si è verificato: "Tutto ciò che non è urgente, quindi anche la libera professione, è previsto che venga interrotto e la situazione di sovraffollamento dei Pronto soccorso ha portato a questa necessità. Abbiamo cercato di aumentare il numero dei posti letto, di dimettere le persone finito il lungo ponte durante il quale anche i servizi territoriali, le disponibilità a ricevere pazienti a domicilio e la continuità assistenziale erano minori in quel periodo : questo ha creato una tempesta perfetta che si sta risolvendo. Quindi è stata ripristinata la libera professione".

Un’emergenza che sembra essere durata solo quattro giorni. Carenza di personale, smaltimenti ferie, contrazione dei posti letto nei reparti tutto risolto? "Quello che è stato risolto è il sovraffollamento dei Pronto soccorso, ma le difficoltà possono ripresentarsi da un momento all’altro – ammette Lazzari –. Soprattutto nei week-end: sono consapevole che tra oggi (ieri) e domani (oggi) avremo un aumento di pazienti che andrà avanti fino a mercoledì e poi, è possibile, che si ripresenterà. Le riduzioni estive nei reparti, invece, ci sono sempre state per permettere al personale di fare le tre settimane di ferie di cui ha diritto. Il tema – prosegue – è che a Ferragosto tutte le aree mediche sono state colpite. Immagino che ci possano essere ancora difficoltà in alcune aree, ma se abbiamo dei margini riusciamo in qualche modo a compensare". Sul come eliminare le criticità dei Pronto soccorso che, a cascata, ricadono su tutti i reparti, Lazzari fa notare che "c’è una rete che cerca di dare una risposta. È vero che si sono pazienti in osservazione che restano più di 24 ore, ma ricevono assistenza, hanno un posto letto e non sono su di una barella. Per quanto riguarda il Covid sta aumentando ma non si tratta di pazienti con sintomi gravi. La cosa che più mi preoccupata è la carenza di infermieri, di tecnici di laboratorio e di radiologia: non vengono più a lavorare in ospedale".