PAOLO ROSATO
Cronaca

L’esame di Roma sui beni culturali. Nasce l’agenzia salva-monumenti. Si parte da Garisenda e Colosseo

Il MiC mette 10 milioni tramite Pnrr su una piattaforma di monitoraggio che previene danni naturali e umani. Borgonzoni: "Una delle Control Room la apriamo a Bologna". La stoccata a Lepore: "I soldi in città li porto io". .

L’esame di  Roma sui beni culturali. Nasce l’agenzia salva-monumenti. Si parte da Garisenda e Colosseo

L’esame di Roma sui beni culturali. Nasce l’agenzia salva-monumenti. Si parte da Garisenda e Colosseo

Saranno anche le Due Torri a fare da progetto pilota alla nuova piattaforma di monitoraggio appena varata dal ministero della Cultura, il Centro funzionale nazionale per la tutela dei beni culturali dai rischi umani e naturali (Cefurisc) che farà dei minuziosi check-up a tutti i monumenti italiani più importanti. Come la Garisenda e gli Asinelli, non a caso scelte, assieme a tutta l’area che circonda i due simboli di Bologna, per sperimentare i primi incroci di dati. Perché l’obiettivo principale del Centro, si legge nel documento costitutivo bollato dal MiC, è quello di creare "un’interconnessione tra le varie piattaforme MiC già esistenti", come il Geoportale nazionale Archeologia, la Carta del Rischio, il SecurArt Web che gestisce il patrimonio immobiliare censito, il sistema di monitoraggio del parco archeologico del Colosseo e lo Smart Archeological Park già sperimentato nel sito di Pompei. Grazie all’intelligenza artificiale, la piattaforma permetterà di interpretare tutte le informazioni che arriveranno da varie fonti: Ingv, Cnr, Esa, la già citata Carta del Rischio, Asi, Ispra, Aeronautica militare, Protezione civile e Mase.

Il focus, si evince chiaramente, è posto sul monitoraggio dei siti che permetta una manutenzione programmata, fondamentale per prevenire i danni che possono essere causati da terremoti, impatti antropici, danneggiamenti ai materiali e stravolgimenti climatici. Regista dell’operazione è la sottosegretaria bolognese Lucia Borgonzoni (Lega). "Una delle tre Control Room dell’agenzia sarà a Bologna per il Nord, in una delle tre sedi della Sovrintendenza sotto le Torri, ovvero IV Novembre, Belle Arti – spiega Borgonzoni –. Abbiamo un’enorme credibilità a livello internazionale sulla tutela del patrimonio, questo sistema sarà replicabile in altre nazioni". Le altre due Control Room del Cefurisc saranno a Roma (Centro) e a Pompei (Sud), la piattaforma è finanziata dal Pnrr con un investimento di 10 milioni di euro tramite il ministero. Borgonzoni risponde anche a Matteo Lepore sulla querelle legata al trasferimento del Museo della Città da Palazzo Pepoli. "Può essere definita ‘poco collaborativa’ una persona che negli ultimi mesi ha fatto arrivare sulla città 5 milioni di euro per la Garisenda, 4 milioni per Villa Aldini e 1 milioni per le Sette Chiese – l’affondo –? Senza contare Marconi, la biblioteca Eco, Claterna e il ruolo fondamentale che ho avuto per il riconoscimento dei portici Unesco. Mi sembra ingeneroso. Non si preoccupi Lepore, su Palazzo Pepoli gli dirò le stesse cose anche il giorno dopo le elezioni. Nessuno è il Re di Bologna e si chiede al sindaco di seguire le stesse regole che seguono tutti i cittadini. Se il resto del Pd – la stoccata finale della sottosegretaria –, quando è stato al governo, avesse fatto le cose che sto facendo io per la nostra città, avremmo molti meno problemi".