FRANCESCO MORONI e ALICE PAVAROTTI
Cronaca

Bologna, Lepore: “Ritardi bus non è colpa della città 30”. Tonelli: “Meno multe, più buonsenso”

Il sindaco lamenta la mancanza dei fondi nazionali per far fronte ai problemi del trasporto pubblico. Il direttore di Confcommercio Ascom, invece, lamenta “una polemica eccessiva” che ha spaccato in due la città

Bologna, 17 gennaio 2024 - “Sugli stipendi hanno ragione i sindacati e gli autisti degli autobus”. Sotto le Torri ormai si parla soprattutto di Città 30 e, dopo l’appello di Uiltrasporti e altre categorie, il sindaco Matteo Lepore torna a parlare dei disagi manifestati all’interno del trasporto pubblico. Gli autisti hanno lamentato anche “ritardi fino a oltre 20 minuti”, soprattutto in relazione alle nuove modifiche sulla viabilità.

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La colpa, però, non è della Città 30. “Nelle grandi città i problemi legati al traffico sono causati da un buco di 700 milioni nel Fondo nazionale trasporti - argomenta il primo inquilino di Palazzo d’Accursio -. Sugli stipendi c’è da fare una battaglia comune, ma ripeto come dal Covid in poi i disagi legati ai trasporti siano causati dalla mancanza di fondi nazionali”.

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Per capire il cambiamento nelle abitudine dei bolognesi con i nuovi limiti a 30 all’ora nel 90% delle strade urbane, secondo Lepore “bisogna aspettare almeno qualche mese”.

“Stiamo lavorando e nei prossimi giorni presenteremo il nuovo piano per il trasporto pubblico, che tiene conto anche del cantiere per i lavori alla Torre Garisenda. Ascoltiamo ancora le segnalazioni dei cittadini su Città 30 e agiremo di conseguenza, perché restiamo aperti al confronto”.

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I controlli di oggi

I controlli della polizia locale questa mattina hanno riguardato via Sabotino e via della Pietra, ma dal Comune non trapela ancora un quadro delle sanzioni effettuate. “Ringrazio i bolognesi perché il rispetto della misura è molto alto: lo abbiamo visto sia ieri che oggi - conclude il sindaco -. Il traffico in questi due giorni continua a essere regolare e faccio notare che, ieri, le sanzioni elevate ai ciclisti (più di 10, ndr) sono state più di quelle agli automobilisti (sette per mancato rispetto dei 30 all’ora, cinque per aver superato i 50, ndr)”.

Tonelli: “Meno multe, e più buonsenso”

Da ieri in città le prime sanzioni per chi non rispetta il limite dei 30 chilometri orari, e questo nuovo assetto della mobilità sta creando non poche polemiche, provenienti dall’opposizione e da numerosi cittadini.

Esprime la sua preoccupazione in merito anche Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio Ascom Bologna: “Abbiamo colto in questi giorni una polemica eccessiva, è una politica che ha spaccato la città in due, e penso che questo sia un grosso peccato”, riferisce a margine della conferenza stampa sul rinnovo del protocollo d’intesa per promuovere la mediazione come strumento di prevenzione del bullismo e cyberbullismo.

Il direttore Ascom dichiara di aver ricevuto lamentele da parte di dipendenti che hanno faticato ad arrivare puntuali sul posto di lavoro, utilizzando sia mezzi pubblici sia propri, oltre al disappunto di alcuni associati per la scarsa mobilità che si è venuta a creare.

“Inoltre, la preoccupazione maggiore che ho percepito anche dai cittadini è quella di rischiare di creare incidenti o di non essere attenti alla guida, proprio per controllare di star rispettando correttamente il limite”, spiega Giancarlo Tonelli.

Ritiene dunque che si debba lavorare per garantire una maggiore sicurezza in questo senso, creando le condizioni per cui le persone possano muoversi in tranquillità. Conclude infatti chiedendo “Meno multe e più buonsenso”.