Lepore, Priolo e i candidati alla Regione

Esponenti politici e istituzioni si sono uniti a Marzabotto per commemorare le vittime del nazi-fascismo. Messaggi di memoria, pace e impegno antifascista sono stati condivisi durante la cerimonia, sottolineando l'importanza di onorare il passato e difendere i valori di libertà e giustizia.

Lepore, Priolo e i candidati alla Regione

Esponenti politici e istituzioni si sono uniti a Marzabotto per commemorare le vittime del nazi-fascismo. Messaggi di memoria, pace e impegno antifascista sono stati condivisi durante la cerimonia, sottolineando l'importanza di onorare il passato e difendere i valori di libertà e giustizia.

Tanti i messaggi arrivati nel corso della giornata da esponenti del mondo politico e delle istituzioni. Queste le parole del ministro per le riforme istituzionali Maria Elisabetta Casellati: "La memoria di questo crimine contro l’umanità ci ricorda quanto profondo sia l’abisso in cui l’uomo può sprofondare". A Marzabotto è presente il ministro degli Esteri, Antonio Tajani che ha incontrato sopravvissuti e parenti delle vittime: "Siamo qui per ricordare tutte le vittime del nazi-fascismo". Per il sindaco di Bologna e presidente della città Matteo Lepore, "qui ci sono le radici dell’Europa e della democrazia, e per noi avere qui questi due presidenti è un grande onore". Presente a Marzabotto anche Irene Priolo, presidente della Regione. "Abbiamo l’opportunità di dare anche un messaggio di pace in un momento in cui gli scenari di guerra sono molto preoccupanti. L’omelia di monsignor Zuppi, a cui noi ci richiamiamo nei suoi valori, è stata molto profonda". Anche la candidata del centrodestra alla guida della Regione, Elena Ugolini, ha partecipato alla cerimonia. "A ottant’anni da quei giorni bui, il nostro pensiero va alle vittime, ai loro cari e a chi è sopravvissuto. Durante la Seconda guerra mondiale, l’umanità ha toccato il suo punto più basso. Ricordare oggi è un dovere, è il modo per onorare chi non c’è più e trasmettere alle generazioni future l’importanza di conoscere il passato e di difendere i valori di pace, libertà e giustizia".

Presente con la fascia tricolore di sindaco di Ravenna anche il candidato del centrosinistra, Michele de Pascale, che così ha definito la strage: "Una profonda ferita che ci ricorda l’importanza di mantenere viva la memoria e riaffermare il nostro impegno antifascista, nato dalla Resistenza e radicato nella nostra Costituzione. La presenza di Mattarella e Steinmeier è un potente simbolo di fratellanza e solidarietà tra popoli".