Lepore chiama e Piantedosi risponde, è andata così ieri tra il sindaco e il ministro dell’Interno, che a questo punto per parlare dell’allarme sicurezza che ha travolto Bologna si vedranno lunedì sotto le Torri per il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, in Prefettura. L’inquilino del Viminale (per l’occasione, lunedì 30 settembre, sarà anche a Firenze sempre per il Comitato per la sicurezza) ne ha dato notizia ieri durante il question time alla Camera dei deputati, dopo che Lepore aveva chiamato telefonicamente lo stesso Piantedosi successivamente al tremendo omicidio di due notti fa in piazza XX settembre.
Su quella piazza, ha detto ieri il primo cittadino, serve "un’azione dura e drastica" per "cancellare la criminalità organizzata" da quella zona e per "riprenderci la piazza". Su questo "tutte le istituzioni devono essere unite". Inoltre si tratta di "un fatto gravissimo. E purtroppo non è il primo. Per questo siamo pronti a riempire la piazza di attività. E faccio un appello alla cittadinanza: andiamo tutti in piazza XX settembre per riprendercela".
Il ministro Piantedosi, ha detto Lepore, ha concordato sulla necessità di "prendere provvedimenti ulteriori rispetto alla situazione di piazza XX settembre e dintorni", anche per dare il messaggio ai bolognesi che "le istituzioni sono unite contro la criminalità. Dobbiamo fare di tutto per riprenderci quella piazza". Quello di stanotte è il terzo omicidio in pochi mesi, il secondo vicino alla stazione, sempre con armi da taglio. "Ma il caso di via Piave come sappiamo è a parte", ha sottolineato il sindaco, ricordando la morte del 16enne Fallou Sall. Su piazza XX Settembre c’è invece un problema "molto preciso, c’è una banda che sta tenendo in scacco questa piazza. Bologna non è abituata a vedere queste scene"
pa. ros.