PAOLO ROSATO
Cronaca

Lepore contestato dai ‘No Besta’. L’Anpi: "Loro non sono antifascisti"

La presidente Cocchi dopo gli insulti alla festa: "I due partigiani centenari presenti erano molto arrabbiati"

Bologna, 29 giugno 2024 – “Guardi, siamo rimasti profondamente offesi...". Risponde con il sorriso, ma è ancora un pochino scossa Anna Cocchi, presidente dell’Anpi di Bologna, che due sere fa era presente quando la frangia antagonista del gruppo di pressione che si oppone all’ampliamento delle Scuole Besta, all’interno del parco Don Bosco, ha interrotto il sindaco Matteo Lepore mentre stava parlando. Con lui c’era anche la segretaria provinciale del Pd, Federica Mazzoni.

"Fascisti", questo è stato l’epiteto più volte rivolto sia alla platea della festa dell’Anpi che si sta svolgendo in piazza Lucio Dalla, sia al sindaco, che è stato prima insultato e poi scortato fuori dalla Digos. Un corto circuito dell’insulto, è sicuramente un primato dare dei fascisti a dei partigiani. Peraltro all’interno di una protesta sedicente ambientalista. Cocchi non si scompone, ma non rinuncia alla severità nel giudizio. "Quello che è successo ieri sera – due sere fa, ndr – è davvero assurdo e molto spiacevole".

Un momento della protesta di due sere fa alla festa dell’Anpi, contro il sindaco e tutta la platea. Nel riquadro la presidente Cocchi
Un momento della protesta di due sere fa alla festa dell’Anpi, contro il sindaco e tutta la platea. Nel riquadro la presidente Cocchi

Presidente, è ancora scossa?

"Disapprovo in maniera forte quanto accaduto. Noi siamo i tutori della democrazia e chi ha protestato non ha affatto esercitato un diritto democratico. Ci sono modi e modi di esercitare il proprio dissenso".

Addirittura alcuni avrebbero dato del ‘fascista’ agli iscritti all’Anpi presenti in platea.

"Un’offesa profonda. E pensi, in platea c’erano due partigiani: Mario Neri, che di anni ne ha 98, e Tonino Malossi che di anni ne ha 102. Il fascismo l’hanno conosciuto veramente, e hanno espresso il parere più negativo sull’accaduto. Direi che fossero tra i più offesi. Tutti ci sentiamo profondamente offesi".

Lei come se la spiega questa deriva?

"Chi dà del fascista al nostro sindaco, o ai nostri militanti, dimostra di non sapere cosa sia l’antifascismo. Una cosa intollerabile. Avrebbero mille altri strumenti per ottenere il dialogo per la loro battaglia, invece hanno approfittato della nostra festa. Molti del loro stesso comitato, la parte più civile, ha fortemente disapprovato quel tipo di protesta. Il dissenso non si esprime in quella maniera".

Li denuncerete?

"No, non facciamo assolutamente nulla. Già l’altra sera abbiamo continuato con il nostro programma. Andiamo avanti".

Cosa ne pensa della protesta per le nuove Besta?

"Quello che sta accadendo in generale non riguarda l’Anpi. Ma sulla protesta alla nostra festa ribadisco che quello non è un dissenso accettabile".