Bologna, 22 gennaio 2024 – Matteo Lepore andrà a far visita al primo multato di Bologna città 30. Ad annunciarlo è stato lo stesso sindaco all'interno della trasmissione Agorà, in onda su Rai Tre.
"Sicuramente andrò a trovarlo in negozio e lo saluterò". Il messaggio di Lepore all'orefice Sergio Baldazzi, anche lui intervenuto durante la puntata in collegamento dalle strade cittadine, multato martedì scorso in via Azzurra mentre andava ai 39 orari. "Il terrore è arrivato in città - ha esordito l'uomo - la gente ha paura di perdere la patente, io abito a Ozzano e uso la macchina per lavoro".
Pronta la replica del sindaco, che fa notare come la multa sia arrivata poiché circolava su una strada sensibile e già soggetta a incidenti. "In quella via è stata uccisa un'anziana e una bimba è stata travolta, rimanendo poi in ospedale per diversi mesi. C'erano gli infovelox, i cartelli e la pattuglia: conosceva il limite".
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Multe
E sul discorso multe, Lepore conferma che l'obiettivo non è incassare: "Stiamo facendo quattro multe al giorno, non c'è nessun terrore e accanimento", bensì "salvare vite e ridurre il numero di incidenti, non fare campagna elettorale come Salvini".
Il riferimento è il messaggio del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, mostrato in diretta anche al sindaco. "Ci sono tante fake news in giro, Bologna non ha nessun autovelox per superare il limite dei 30 km/h. Mi sono preso l'impegno con le vittime dei familiari da incidenti stradali per ridurne il numero".
Braccio di ferro con Salvini
Sempre Salvini ha poi fatto riferimento al ‘canto degli uccellini’, segnalandolo tra i motivi di Città 30 secondo il sindaco. “Non ho mai parlato di uccellini – la smentita di Lepore – Salvini dovrebbe informarsi meglio. Forse si agita perché Fratelli d’Italia vuole fare un referendum e quindi c’è competizione tra i partiti. A me interessa solo che il provvedimento funzioni”.
E sulla direttiva in arrivo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il sindaco risponde: “Città 30 è stato finanziata dal Ministro che ha firmato il decreto che ci assegna le risorse. Tante città di centrodestra stanno adottando questo cambiamento".
E alla domanda se si fosse già pentito della decisione, il primo cittadino non ha rimpianti: "Non sono pentito, aggiusteremo il provvedimento per migliorarlo. Lo stiamo facendo per una giusta causa. Dobbiamo essere orgogliosi per questo alto senso civico, perché anche chi non è d'accordo sta rispettando il provvedimento. Bologna può farlo".