REDAZIONE BOLOGNA

Inferno d’acqua, Lepore: “Tutta questa pioggia su Bologna non era prevista”

Il maggior numero degli sfollati si trova nella città metropolitana e “il conteggio è salito a 2500", ha detto il sindaco in conferenza stampa. “Chiederemo lo stato d’emergenza” e poi le “condoglianze alla famiglia del ragazzo morto”

Bologna, 20 ottobre 2024 - "Non ci si aspettava una così grande quantità di pioggia, non a Bologna. A Modena mi dicevano che se l'aspettavano lì tutta quest'acqua, e invece è arrivata qui. Si attendeva sulla collina e invece le precipitazioni si sono concentrate sulla città che è stata tutta impattata". Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, in una conferenza stampa in Comune, lo ha dichiarato senza mezzi termini. 

Nella città di Bologna sono state evacuate 500 persone, undici sono state ospitate in alberghi, altre hanno trovato ospitalità da parenti e amici. “Il maggior numero degli sfollati si trova nella città metropolitana e il conteggio è salito a 2500", ha specificato.

I video del sopralluogo di Matteo Lepore

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore con Valerio Montalto, direttore generale del Comune: sopralluogo in via Andrea Costa
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore con Valerio Montalto, direttore generale del Comune: sopralluogo in via Andrea Costa

Chiederemo lo stato di emergenza

“Ho sentito la presidente della Regione Irene Priolo e chiederemo lo stato di emergenza”, ha aggiunto il primo cittadino. “E’ importante che si capisca che questa volta è stata Bologna la città più colpita. Abbiamo bisogno che tutta la città metropolitana di Bologna venga aiutata ad avere le risorse per ripartire al più presto, rimborsare chi ha avuto dei danni e anche per fare tutti gli interventi che servono sulle strade e le fognature”. 

Condoglianze alla famiglia del ragazzo morto

"Voglio fare le condoglianze alla famiglia del ragazzo (Simone Farinelli, ndr) che purtroppo ha perso la vita a Botteghino di Zocca. Siamo vicini a loro e a tutta la comunità di Pianoro. Ho sentito il sindaco di Pianoro”. 

Il sindaco ha annunciato anche un form sui social, wathsapp e Telegram per segnalare i danni subiti e accelerare le procedure per ottenere contributi e risarcimenti.

"Riapertura del canale Reno ha permesso il deflusso dell’acqua”

"Abbiamo avuto problemi nella zona del canale del Reno, seppure in maniera differente” rispetto a via Saragozza, via Andra Costa e via Saffi, perché “la scopertura del canale” in via Riva Reno «ha permesso di avere dei danni ma in misura minore rispetto alla zona dell'Aposa e del Ravone: la pressione dell'acqua è stata molto meno forte”. Lo ha spiegato il sindaco a proposito del canale riaperto negli ultimi mesi, con i lavori per il tram, nel centro di Bologna. “Nella zona dell'Aposa e del Ravone, proprio perché ci sono i cassoni, la pressione dell'acqua ha esercitato una forza tremenda e ha sfondato i muri delle case e dei sottoscale. Nella zona del canale del Reno, invece, questa cosa è successa relativamente e l'inondazione è avvenuta per l'acqua che percolava dal canale e per le ingenti piogge”, ha concluso Lepore.