Anoressia e bulimia: l’epidemia dei disturbi alimentari, sotto i quattordici anni, colpisce trenta ragazzine su cento, anche nel Bolognese. E il lockdown legato al Covid ha fatto decisamente esplodere questo gravissimo problema. Con la conseguenza che anche i tempi di attesa per entrare in un centro di cura specializzato sono aumentati dai tre mesi del 2019 fino agli otto mesi, o addirittura un anno, di oggi. La notizia che solleva è che se il disturbo viene individuato in modo precoce e affrontato attraverso un team di specialisti, nel 75 per cento dei casi la persona guarisce, nel 20 per cento si stabilizza e solo un cinque per cento peggiore I dati resi noti nel corso della presentazione della performance ’Relazioni’ che andrà in scena sabato prossimo al MamBo. Saranno dodici i giovani che soffrono o che hanno sofferto di disturbi alimentari, che racconteranno la loro storia al pubblico, che sarà seduto con loro davanti a tavole apparecchiate. I piatti, però, saranno vuoti. Il progetto è promosso dall’associazione Dedalus con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, il patrocinio del Comune e la promozione di Tper.
Monica Raschi