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La felicità di due supporter rossoblù per l’esperienza in Champions
Una città unita da un pallone: tra entusiasmo, rammarico e voglia di rivincita, i bolognesi – e non solo – tirano le somme di questa avventura in Champions League, che si conclude oggi con la sfida contro lo Sporting Lisbona. Dopo sette partite contro alcuni dei top club d’Europa, affrontati sempre a testa alta, il Bologna si prepara a vivere stasera alle 21 l’ultimo atto di questa stagione internazionale. Nonostante l’eliminazione ormai certa, nei cittadini resta viva la speranza di tornare a vivere un’esperienza simile il prossimo anno, alimentata dalla fiducia nel nuovo organico guidato da Vincenzo Italiano.
"Sono in partenza per Lisbona, anche se ormai non conta nulla è un’emozione che non posso perdere. Ho visto tutte le partite del Dall’ara, per me la Champions è stata un’esperienza galattica, e la vittoria contro il Borussia Dortmund una festa incredibile", apre Ivan Fabbri, tifosissimo dei rossoblu.
A lui si accoda Luciana Cillis, che segue il Bologna da sempre: "Ci sono stata sempre. Anche negli anni della Serie B e della Serie C, quindi già essere in Champions è stato emozionante. Mi aspettavo qualcosa in più perché abbiamo una squadra forte e ci credevo, ma siamo partiti un po’ sottotono e questo ci ha penalizzati. Mi auguro un ritorno in Europa, secondo me siamo più forti di Lazio e Fiorentina e potremmo farcela". Anche chi il calcio non l’ha mai seguito è stato contagiato comunque dall’entusiasmo di questa nuova esperienza, come Claudia Sofia Orlando e la figlia Ginevra Alvisi: "Ho visto tantissimi tifosi in giro, è bello vedere Bologna così vivace". La figlia poi aggiunge: "È stata un’annata fantastica, molti dei miei amici sono andati a vedere tutte le partite, anche all’estero. Non sono ancora riuscita a farmi trascinare, ma mi piacerebbe provare l’emozione di vedere una partita allo stadio".
Le fa eco Filippo Menzani: "Ho sentito la canzone della Champions da fuori dal Dall’Ara ed è stato da brividi". Persino chi non è di Bologna è rimasto sorpreso: Orlando Aparicio Pardini, ragazzo spagnolo venuto in città per studiare, commenta: "Mai avrei pensato di venire qua e trovare la vostra squadra in Champions League, ha avuto una possibilità grazie al nuovo sistema, e secondo me potrete replicare l’esperienza. Io tifo Barcellona e mi sarebbe piaciuto moltissimo vederla giocare qua a Bologna".
Anche Manuel Iannacito, tifoso del Milan che era in città in vacanza, ha ammesso: "Ho sempre simpatizzato per il Bologna, mi piace sia come squadra che per l’atmosfera che si respira in città. Preferisco addirittura il gioco di Italiano rispetto a quello di Motta, quindi secondo me potreste tornare in Europa". La Champions League ha avuto un impatto significativo anche per i commercianti: "Ho notato un riscontro positivo a livello economico – afferma Massimo Coviello, del bar Pantheon in via Nazario Sauro – in occasione della partita contro il Borussia Dortmund, diversi clienti tedeschi sono venuti qui. Metterei la firma per vedere il Bologna in Champions ogni anno. Guardi, io tifo Napoli, ma accetterei anche un pareggio in Bologna-Napoli pur di vedere il Bologna di nuovo in Champions".
Tra i commercianti ci sono anche tifosi appassionati, come Giacomo Comparone, del ‘Caftein dal Teater’ in via Montegrappa: "Secondo me qualche partita in più si poteva vincere. Nonostante molti all’inizio dessero contro a Italiano, io ho creduto in lui fin da subito, e per ora sto avendo ragione". Anche Spiros Matenoglu, titolare dell’edicola Gardenia in piazza Re Enzo, segue i rossoblù da quando era bambino: "La Champions è stata incredibile e irripetibile. Anche se dovessimo tornarci, l’emozione non sarà mai come quella provata la prima volta".