L’Emilia-Romagna sorride. Turismo: un anno record. La regina resta la Riviera. Ma è exploit Appennino

I dati Unioncamere dei primi sette mesi 2024: 32,5 milioni di presenze. Rispetto al periodo pre-Covid gli arrivi in montagna sono schizzati: +84%. L’assessore regionale Corsini: "Siamo un’unica grande destinazione".

L’Emilia-Romagna sorride. Turismo: un anno record. La regina resta la Riviera. Ma è exploit Appennino

I dati Unioncamere dei primi sette mesi 2024: 32,5 milioni di presenze. Rispetto al periodo pre-Covid gli arrivi in montagna sono schizzati: +84%. L’assessore regionale Corsini: "Siamo un’unica grande destinazione".

Sole pieno sul turismo emiliano-romagnolo. Nonostante alcuni territori abbiano sofferto, come segnalato da alcune edizioni locali dal Carlino, nel complesso i dati del turismo diffusi dalla Regione per l’Emilia-Romagna per i primi sette mesi del 2024 registrano numeri in crescita: 32,5 milioni di presenze, con un aumento del 3,1% rispetto ai 31,5 milioni registrati nel 2023, e un +5% rispetto ai 30,9 milioni del 2019, l’anno boom pre-Covid. Gli arrivi arrivano a quota 8,4 milioni, con un +2,9% rispetto al 2023 (+5,6% rispetto al 2019). E le prime anticipazioni sul mese di agosto, in particolare nella settimana di Ferragosto, sarebbero positive sia in riviera sia in Appennino e nelle principali città d’arte.

Per Andrea Corsini, assessore regionale Turismo, i dati Unioncamere elaborati da Trademark Italia confermano "l’attrattività dell’Emilia-Romagna, percepita sempre più come unica grande destinazione turistica". Una crescita continua nonostante il meteo e i problemi economici delle famiglie, "grazie anche al buon lavoro di squadra di Destinazioni Turistiche, Apt, enti pubblici e privati". E alla stagione mancano ancora grandi eventi come la Coppa Davis di Bologna, la Moto Gp di Misano e i Campionati mondiali di pattinaggio artistico. La riviera in particolare risulta prima in classifica, con +5% di arrivi e +3% di presenze rispetto al 2023, seguita dalle terme, "in netta ripresa", con +3,2% gli arrivi e +4,6% le presenze. Bene anche l’Appennino, che mette a segno un +3% per gli arrivi e un +6,6% per le presenze, confermando un’altra stagione decisamente positiva per questo comparto. Appaiono stabili gli arrivi nel 2024 rispetto ai 7 mesi del 2023 nelle città d’arte con +0,2%, mentre crescono i pernottamenti +3%. Rispetto al 2019, proprio le località appenniniche segnano un recupero enorme (+84% gli arrivi e +52,2% le presenze).

Aumentano i turisti italiani (+1,6% di arrivi e +1,9% di presenze) anche se sono gli stranieri a crescere meglio (+6,3% di arrivi e +6,2% di presenze) rispetto agli stessi mesi del 2023. Sembra ancor più positivo il raffronto al periodo pre-pandemico, 2019: +3,7% gli arrivi e +3,4% le presenze per gli italiani, +10,8% gli arrivi e +9,3% le presenze per gli stranieri.

Marco Principini