di Francesco Moroni
"Isabella Conti si definisce indipendente? E’ un dato di fatto che la sua candidatura arrivi soltanto dopo le parole di Matteo Renzi e che stia creando spaccature da ricomporre al più presto". A intervenire sul dibattito in vista delle Amministrative che vede al centro l’attuale sindaca di San Lazzaro è anche Simona Lembi, consigliere comunale del Pd, da sempre attenta alle tematiche femminili.
Lembi, non è d’accordo con questa definizione di ‘autonoma’ che si attribuisce Conti? "Capisco bene l’imbarazzo, ma è chiaro come si sia candidata dopo le parole che Renzi le ha riservato, lanciandola in campagna elettorale. E non parliamo di un ‘tecnico’, ma di uno degli esponenti più importanti del gruppo dirigente di Italia Viva". Quali i punti da chiarire?
"Mi spiace che voglia rinnegare questa sua appartenenza, per altro figlia dell’abbandono del Pd: nel 2019 alla Leopolda disse che nel progetto di Renzi ‘aveva visto la luce’. Non c’entrano le questioni personali, la riflessione da intraprendere è politica, i filoni da sviluppare sono due".
Quali?
"Il primo è che non si tratta di una questione femminile".
In che senso?
"Renzi è colui che da segretario dem ha provato a cancellare luoghi autonomi delle donne e che oggi dialoga in modo spregiudicato con regimi che non riconoscono loro diritti fondamentali. Le donne sono sempre state trattate da lui come foglie di fico per operazioni politiche che nulla hanno a che fare con le tematiche di genere".
E l’altro aspetto?
"Io penso che in politica il tempismo sia tutto. Se si vuole davvero discutere di questioni che riguardano le donne, penso sia giusto parlare di Bologna, di come siano proprio le donne ad aver perso la maggior parte dei posti di lavoro nel 2020 e di come ora siano le più esposte alle disuguaglianze. L’unico che sta parlando di queste tematiche da mesi è Matteo Lepore".
L’ingresso in scena di Isabella Conti che impatto ha ora?
"Sta creando spaccature pericolose, che credo vadano subito ricomposte. Un’idea grande di Bologna deve avere dietro una coalizione forte che la sostenga".
A chi fa riferimento?
"A Coalizione Civica, M5s, a tutti coloro che fanno parte della società civile e manifestano le stesse idee per la città".
Non vede questo in IV?
"Renzi ha messo in campo la sua candidata e si presenta come principale alleato con il due percento: forse sono distratta io, ma non ho ancora capito se voglia fare parte di questa coalizione. Perché se così fosse, avrebbe un’idea di sinistra quantomeno confusa, dato che parliamo dello stesso partito che a Torino sostiene un candidato di centrodestra e che in parlamento partecipa a diversi intergruppi con forze di destra".