REDAZIONE BOLOGNA

Le sorelle Rohrwacher e O’Connor. L’attore: "Un luogo fantastico"

Alice Rohrwacher e Alba Rohrwacher, insieme a Josh O'Connor, arrivano al Modernissimo prima della proiezione del film "La Chimera". Una serata speciale, con la presenza di Isabella Rossellini, Carol Duarte e Giorgio Diritti. Un film che racconta le radici passate vicine al presente.

Alice Rohrwacher arriva al Modernissimo prima della proiezione. Indossa la borsa di tela del Cinema Ritrovato. Qualche passo più indietro c’è Alba Rohrwacher, che prende sotto braccio Josh O’Connor. Insieme scendono le scale del sottopasso tra via Rizzoli e piazza Re Enzo, proprio qualche istante prima che si formi la fila, lunghissima, per l’anteprima dell’ultimo lungometraggio della regista, La chimera. Film in concorso a Cannes, ambientato nella Toscana degli anni Ottanta, con O‘Connor (candidato agli Efa europei, l’allora principe Carlo in The Crown) e impreziosito dalla presenza di Isabella Rossellini, Carol Duarte e Alba Rohrwacher. In una sala andata sold out subito, c’è anche il regista Giorgio Diritti (che sarà al Modernissimo il 30 per Effetto Notte di Truffaut).

Osservano le sedie di velluto rosso, su ognuna delle quali è ricamato il nome di attrici, attori e registi. Dalla poltrona Alfred Hitchcock o Brigitte Bardot, passano a quelle dedicate proprio a Alice Rohrwacher e Giorgio Diritti, riservate per la serata. E dopo pochi minuti, tra le foto con spettatori giovanissimi, anche O’Connor ha il tempo di alzare gli occhi alla galleria o al soffitto liberty. "Sono rapito dalla bellezza del cinema – commenta l’attore – È fantastico". "La Chimera è un film perfetto per il Modernissimo – dice il direttore della cineteca, Gian Luca Farinelli –. È un luogo fuori dal tempo. E quello di Alice è un film che ci racconta delle radici passate vicine al presente". E le parole della regista gli fanno eco: "Dicono che io sia nostalgica ma io mi sento ‘modernissima’. Dovevamo riuscire a fare un film pronto per l’apertura di questo cinema: abbiamo iniziato a girare ma i lavori del sottopasso si arrestavano e noi abbiamo fermato il set - scherza Rohrwacher –. Riprendevano e noi abbiamo ricominciato a girare(ride, ndr)".

È stato Josh a ‘corteggiare’ la regista: la seguiva da molto e ha iniziato a scriverle lettere. "Ha dato vita a un lavoro fantastico – spiega l’attore –, speciale". La pellicola affonda nel contesto in cui è cresciuta Rohrwacher, fra storie dei tombaroli che ascoltava, ritrovamenti e scavi notturni, scheletri, fughe e aldilà. "Siamo migliori come collaboratrici – conclude Alice –. Da sorelle entriamo in conflitto per cose sciocche come i vestiti, ma sul lavoro io approdo nella sua fantasia. Non ci diciamo niente perché è tutto immediatamente semplice insieme". E intanto oggi alle 19,30 arriva Toni Servillo che ha selezionato L’oro di Napoli di Vittorio De Sica.

Amalia Apicella