Una corretta gestione del territorio che aiuta a prevenire disastri ambientali, ma anche tutela e valorizzazione della biodiversità e delle ricchezze storiche che attirano turisti. Sono alcune delle idee del programma elettorale di Davide Celli, candidato con Avs (Alleanza verdi sinistra).
Perché votare Celli?
"Per portare all’interno del Consiglio comunale il punto di vista di un ecologista che si occupa della questione ambientale dal punto di vista scientifico".
Le tre cose principali da fare in regione?
"Rimettere a posto il territorio con un’attenta gestioni dei boschi che sono in grado di fermare le alluvioni: ultimamente troppo diradati. Poi cercare di censire tutta le biodiversità del nostro territorio: in Appennino ci sono specie vegetali ed animali che non ci sono in nessuna altra parte del mondo, e questo permette di creare una forte attrazione turistica. Infine sviluppare il turismo in montagna. A Monzuno è stato scoperto un pezzetto di strada romana e arrivano tantissime persone a vederla. Le persone sono attratte dalle idee, bisogna crearle".
Mentre a Bologna, quali sono le tre cose principali da fare subito?
"Una moratoria per l’abbattimento degli alberi, poi inizierei a pensare a come rimettere a posto tutta la fascia boscata distrutta dal Passante e fare un piano delle acque per mettere in sicurezza tutti i torrenti. Anche le casse di espansione a monte sono utilissime a questo fine e anche per creare biodiversità. È chiaro che bisogna fare una grossa tutela dei fiumi e avere cura delle fasce riparali. E serve un’azione comune su tutto il territorio regionale, questo è fondamentale: bisogna usare la natura per difenderci".
Nel suo manifesto elettorale tiene un gatto in braccio. Cosa vuole dirci?
"Ho dedicato e dedico molto tempo della mia vita a difendere gli animali sia domestici che selvatici, compresi gli orsi trentini. Vorrei ricordare che il mio paese è stato colpito da una sparizione enorme di gatti domestici e non è stato un animale selvatico perché non è mai stato trovato nessun resto. A questo, che venga eletto o meno, ho dedicato una rivista che uscirà a metà dicembre, dove intervengono esperti a tutto campo per investigare questo fenomeno che non è accaduto solo da noi".
Monica Raschi