Le perturbazioni non danno tregua: "Piogge meno intense, ma è allerta"

Fabrizio Battaglia, esperto di Arpae: "La depressione durerà fino a venerdì, poi la situazione migliora"

Le perturbazioni non danno tregua: "Piogge meno intense, ma è allerta"

Questa settimana, le precipitazioni previste sono abbastanza deboli

Dopo il violento diluvio di questi ultimi giorni che ha flagellato città e provincia, anche questa settimana e fino a venerdì prossimo sono previste piogge.

Fino alla mezzanotte di domani prevista allerta gialla per la parte dei colli bolognesi, arancione per la pianura, con l’allerta per le piene dei fiumi. L’allerta arancione si riferisce tra l’altro al transito della piena di Reno.

"Oggi, sarà ancora molto nuvoloso e non ci sarà un bel tempo– spiega Fabrizio Battaglia, meteorologo all’Arpae – . Tuttavia dal punto di vista meteorologico, la situazione rimarrà abbastanza tranquilla. Le precipitazioni saranno piuttosto deboli e domani, le nuvole diventeranno più importanti, ma le piogge saranno sparse".

Per questo pomeriggio previsti massimo 7 millimetri d’acqua sul territorio, tra 5 millimetri e 11 millimetri domani, delle date relativamente basse e lontane dei più di 150 millimetri dello scorso fine settimana.

"Seguiamo l’evoluzione giorno per giorno - aggiunge Battaglia. La settimana scorsa, i due modelli di previsioni sono stati totalmente superati dall’intensità del maltempo.

"La depressione durerà fino a venerdì. Dovremmo osservare miglioramenti da sabato, – precisa il specialista del meteo. – Le allerte sono comunque mantenute nella regione perché non sono soltanto collegate alla pioggia, ma anche ai fiumi che hanno bisogno di tempo per scaricare tutta la quantità d’acqua delle ultime ore."

La tregua dalla pioggia è stata breve e dopo gli eventi gravi avvenuti sabato scorso, ora ci si fa delle domande.

Questi fenomeni atmosferici, considerati rari prima dell’alluvione del mese di maggio 2023, avverranno sempre più spesso? "Da qualche anno, le tempeste sono più frequenti e più violente. Osserviamo - sottolinea il meteorologo Fabrizio Battaglia- anche una persistenza durante più giorni di queste depressioni. Prima, passavano velocemente. Questa evoluzione si spiega in particolare con i cambiamenti climatici. Le temperature sono più alte e i flussi meridionali più comuni. Gli scambi di energie sono più intensivi, e questo provoca i temporali che conosciamo adesso".

Arthur Duquesne