Bologna città 30, le opinioni sui nuovi limiti: "Sì, era ora si provvedesse": "Dico no, le regole ci sono già"

La pioggia di coupon non accenna a fermarsi, boom di partecipanti al questionario sulla misura. Il dibattito continua: "Meglio tornare ai limiti di prima". "No, basta avere un po’ di pazienza".

Controlli per Bologna città 30

Controlli per Bologna città 30

Dopo un mese dall’entrata in vigore del provvedimento più discusso degli ultimi tempi, la ’Città 30’, l’opinione di lettori e cittadini continua a restare divisa. Sembra impossibile, tra coupon cartacei, lettere, mail e commenti online, dipanare il bandolo della matassa. In realtà tutto si riduce a un semplice quesito: sei favorevole o contrario alla Città 30? Ecco alcuni dei tanti suggerimenti dei nostri lettori via web, via mail o che arrivano alla nostra

redazione di via Mattei.

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Per me è no. Prima di imporre ai cittadini una simile limitazione si sarebbero dovute porre in essere misure alternative all’utilizzo delle auto private come navette elettriche da e per parcheggi scambiatori verso il centro città o cose simili. Ovviamente la cosa più semplice è sempre quella di scaricare sul cittadino l’inefficienza e le scelte a dir poco incomprensibili della politica e/o amministrazione pubblica. Poi parliamo di Democrazia...

Commento online

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Io sono d’accordo con la misura. Ai cambiamenti, seguiranno sempre le proteste. Io c’ero quando venne chiusa via d’Azeglio, seguirono ferventi proteste ma non mi sembra che ora qualcuno voglia tornare indietro. Bisogna dare tempo al tempo, a me hanno sempre insegnato che chi non accetta i cambiamenti non sa guardare al futuro.

Lidia

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No, facciamo rispettare le regole già esistenti, i vigili non servono solo per fare le multe. Serve più sicurezza.

Coupon non firmato

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Bisognerebbe realizzare piste ciclabili protette da cordoli e non semplicemente disegnando una riga sulla carreggiata.

Ci vorrebbero più controlli per far rispettare il limite dei 50.

Bisognerebbe aumentare le corse degli autobus, dobbiamo ricordare che Bologna non ha la metropolitana e l’unico modo per spostarsi all’interno della città sono proprio gli autobus che rispettando il limite dei 30 km/h impiegano più tempo per compiere tutto il percorso. C’erano cose da fare prima di mettere i 30 km/h ma come al solito si fanno le cose al contrario.

Commento firmato A. S.

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Per me è sì, era ora si facesse! Da pedone, ciclista, padre di due bimbi in una regione bellissima, ma con l’aria peggiore d’Italia era ora che si facesse una mossa contro le vecchie brutte abitudini. Ne va della nostra salute e sicurezza. Il resto si aggiusta.

Commento online

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I problemi aumentano anziché essere risolti. Un esempio è l’aumento di code e di conseguenza anche di inquinamento. Si toglie all’automobilista la capacità di percepire autonomamente quando la strada è ad alto contenuto di traffico o molto stretta e quindi se si deve transitare a velocità ridotta rispetto a quando si può aumentare la velocità in quanto le condizioni sono cambiate. Si vuole incentivare l’uso dei mezzi pubblici? Si vogliono rimpinguare le casse del Comune? Chiudiamo i concessionari d’auto e nessuno paghi più la tassa di circolazione. Torniamo al proibizionismo mascherato da illuminismo green così evitiamo anche il riscaldamento globale. Peccato che su Bologna aleggerà la classica nuvola di Fantozzi carica di smog e accidenti.

Lettera non firmata