ALBERTO BIONDI
Cronaca

Le opere di Emilio Cavalli in mostra. Ma l’artista è inventato con Chat-Gpt

Il progetto del Comune che vuole esplorare la relazione fra creatività, intelligenza artificiale ed etica

PRESENTAZIONE DELLE INIZIATIVE LEGATE AL PROGETTO COMUNITÀ DIGITALE

La presentazione del progetto assieme all’assessore Massimo Bugani

Bologna, 4 dicembre 2024 – Per esplorare la relazione tra atto creativo e intelligenza artificiale, arriva in città il pittore Emilio G. Cavalli, classe 1935. Con questa premessa si entra nel vivo del progetto Comunità Digitale, un percorso creato per approfondire i legami tra etica, arte e AI organizzato dall’ufficio Servizi per i giovani – scambi e soggiorni all’estero del Comune con l’obiettivo di creare consapevolezza sull’impiego delle Al nei processi creativi e di comunicazione. "Un’iniziativa straordinaria" possibile grazie al lavoro di tanti giovani che hanno costruito con l’appoggio di Chat-Gpt, Canva e altri strumenti digitali, la vita e le opere di un personaggio che non esiste. "Questo progetto – spiega Massimo Bugani, assessore all’Innovazione digitale – ci deve aiutare a capire che dietro l’intelligenza artificiale c’è comunque l’uomo e che per fare in modo che crei cose incredibili c’è bisogno di altrettanta incredibilità umana".

Dopo una masterclass di studio e apprendimento durata tre mesi nei quali è stato creato Emilio G. Cavalli, pittore emiliano-romagnolo fittizio, il progetto propone due momenti di riflessione e di incontro con il pubblico. Da un lato, dall’8 al 15 dicembre in Sala Giulio Cavazza di via Santo Stefano 119, con l’apertura della mostra monografica su Cavalli, la cui biografia, opere e comunicazione online sono state interamente realizzate con strumenti Al. Dall’altro, il convegno del 14 dicembre, alle 15.30 nell’auditorium Biagi dal titolo Visioni artificiali: quando la macchina crea bellezza. L’evento vedrà la partecipazione del giornalista e media analyst Alberto Puliafito, della ricercatrice e co-fondatrice di Immanence Diletta Huyskes e dell’artista, docente e filosofo Francesco D’Isa, che si metteranno in dialogo con Elena Casadoro, giornalista e co-fondatrice di Casadorofungher Comunicazione in un dialogo che riguarda l’intelligenza artificiale applicata all’ambito creativo, dell’etica e dell’informazione in Italia.

"Dietro a questo progetto c’è l’idea di giocare con l’arte e la macchina. Abbiamo generato questo artista per esplorare la relazione tra atto creativo e intelligenza artificiale. Speriamo di animare il dibattito rispetto queste tematiche ancora poco esplorate, ma che in futuro sicuramente occuperanno una posizione rilevante nella società" spiega Letizia Cilea, coordinatrice del progetto. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito: www.fondazioneemiliocavalli.it, per prenotazioni sul convegno invece il link da seguire è: www.flashgiovani.it/visioniartificiali2024