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Lavoro, de Pascale al Governo: "Subito misure straordinarie"

Emilia-Romagna, dagli ammortizzatori sociali all’accesso al credito: lettera del governatore a tre ministri

Il ministro Marina Elvira Calderone

Il ministro Marina Elvira Calderone

di Marco PrincipiniBOLOGNAL’Emilia-Romagna lancia un messaggio al Governo per difendere l’occupazione. Occorre "attivare con urgenza un confronto, per un’operazione ponte con strumenti straordinari in grado di portare imprese e lavoratori fuori dalla crisi. Ammortizzatori sociali, come la Cassa integrazione in deroga, per salvaguardare la forza lavoro delle imprese emiliano-romagnole, soprattutto le Pmi, così da poter essere pronti ad agganciare rapidamente la ripresa". Si suggerisce "una misura come quella già realizzata nel 2020" durante il Covid e in parte anche con l’alluvione del maggio 2023.

È la richiesta all’esecutivo nazionale del presidente della Regione, Michele de Pascale, che ha inviato una lettera alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, al ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti e al ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso. La richiesta della misura da parte della Regione era stata condivisa dal presidente de Pascale già poche ore dopo il suo insediamento, con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, insieme al vicepresidente con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, il tavolo regionale che riunisce oltre 60 realtà tra enti locali, associazioni di impresa, sindacati, terzo settore, atenei, centri di ricerca, associazioni bancarie. "Siamo davanti ad un quadro complesso - scrive de Pascale ai ministri- che necessita della messa a punto di nuove misure a favore delle imprese e dei lavoratori sia in termini di cassa integrazione in deroga, sia di interventi di sostegno per l’accesso al credito, che aiutino a superare questa fase e a rilanciare gli investimenti".

Quindi, continua il presidente regionale, "nell’incertezza e complessità della fase attuale, anche in Emilia-Romagna settori trainanti e a forte specializzazione come le filiere della meccanica e della moda da troppi mesi- spiega de Pascale - mostrano segnali di grande sofferenza, con il rischio di forte perdita di imprese e occupazione. La mancata ripresa del commercio internazionale, la recessione tedesca, il rallentamento della produzione automobilistica stanno mettendo a dura prova la resilienza di comparti chiave del nostro territorio nelle cui micro e piccole imprese lavora la gran parte degli occupati emiliano-romagnoli".

Anche in Emilia-Romagna, tra le piccole e medie imprese così come nell’artigianato, produzione e export sono in diminuzione, mentre il ricorso alla cassa integrazione nei primi nove mesi 2024 è triplicato. In particolare, de Pascale chiede a Calderone di partecipare al tavolo del Patto per il Lavoro e il Clima per affrontare i temi della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. "È questa - conclude - una priorità per il futuro dell’Emilia-Romagna. E dal tavolo è emersa la necessità di garantire, come istituzioni e come sistema territoriale, un maggiore impegno, mettendo in campo ogni sforzo utile a ridurre drasticamente infortuni e incidenti sul lavoro".