Un progetto di oltre 550mila euro (intanto) per la riqualificazione della piazzetta Maurizio Cevenini. E, di questi, già 66mila euro sono stati stanziati dal Comune di Bologna per lo studio di fattibilità, affidato alla società Open Project Srl, si legge in una determina sull’albo pretorio dell’amministrazione.
L’area alberata tra mura di porta d’Azeglio, piazza di porta San Mamolo e viale Aldini, intitolata al ‘Cev’ nel 2022, in occasione dei dieci anni dalla morte, e ora diventata luogo di sosta dei bus turistici in virtù anche della vicinanza con via d’Azeglio, è pronta ad ospitare i primi cantieri del ’Piano Plus’ che contiene i progetti per l’intervento inserito nel programma triennale dei Lavori Pubblici delle migliorie.
L’obiettivo di questo progetto è creare uno spazio pubblico confortevole, mirando a vivibilità e attrattività, un luogo che permetta lo svolgersi delle attività quotidiane in totale sicurezza e che incentivi la socializzazione invitando alla sosta e alle relazioni tra le persone.
Nella realizzazione dell’intervento (che, almeno inizialmente, aveva un importo totale stimato di 900mila euro) si presterà attenzione all’accessibilità degli spazi e all’estetica con arredi urbani multifunzionali. Dal punto di vista ambientale poi, l’obiettivo è quello di favorire il benessere delle alberature e incrementare sensibilmente la percentuale di suolo permeabile, grazie a soluzioni tecnologiche e a materiali in grado di garantire accessibilità, fruibilità e permeabilità.
Si vuole anche procedere a una riqualificazione con nuove piantumazioni in modo da formare un ‘sottobosco’ che inviterà all’armonica convivenza tra residenti e natura, per poi passare all’eliminazione delle barriere architettoniche fino al potenziamento dell’illuminazione pubblica per favorire la vivibilità della piazza e renderla più attrattiva, valorizzando il verde a disposizione della cittadinanza.
Al termine della riqualificazione piazzetta Cevenini sarà proposta come esempio replicabile in altri punti della città, per trasformare gli spazi pubblici nell’ottica del benessere della cittadinanza, grazie alla deimpermeabilizzazione dei suoli, alla mitigazione degli effetti dell’isola e dei picchi di calore, e alla rigenerazione dei luoghi mirata a rispetto dell’ambiente, mobilità lenta, socialità diffusa.
L’intervento è ovviamente subordinato all’approvazione da parte della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio.