Un’enorme gabbia di tubi innocenti sta avvolgendo a forma d’arco il Ponte da Vinci a Sasso Marconi, chiuso da due anni, dal 10 febbraio 2021, a causa dell’aggravarsi dello stato dei piloni in cemento armato, sgretolati in più punti. Incessanti, dalla mattina alla sera sul ponte si muovono automezzi e maestranze in abiti da cantiere. Nell’area di accesso sud del ponte da alcuni giorni si muovono due enormi macchine semoventi. "Ma cosa sta succedendo su questo cantiere aperto nel novembre scorso e che al termine dei lavori costerà più di 21 milioni di euro?", si chiedono i tanti sassesi che transitano sulla Porrettana e che non vedono l’ora di vedere riaperto il ponte. Si sprecano sui social le ipotesi più fantasiose. Il Carlino ha interpellato i vertici Anas che gestiscono il cantiere tramite Eutimio Mucilli, direttore Investimenti e Realizzazione della stessa Anas, e designato Commissario Straordinario di Governo per questo intervento.
"Attualmente – si legge in una nota di Anas – si sta procedendo al completamento dell’istallazione del ponteggio in parallelo con quello dello spostamento dei servizi interferenti (acqua, gas, elettricità, fibra ottica e cavi telefonici). Costante l’azione di raccordo con i vari enti gestori delle utenze. Obiettivo: coordinare le reciproche fasi di lavoro". Ma non basta. "Nel frattempo – aggiungono in casa Anas – sono state avviate le attività necessarie per la decostruzione del ponte esistente e sono in corso le operazioni di montaggio di due gru di grandi dimensioni che saranno impiegate sia durante la fase di svaro, ossia di rimozione delle travi in cemento armato costituenti la struttura attuale del ponte, sia durante la successiva fase di varo del nuovo impalcato che sarà costituito da una struttura mista acciaio e calcestruzzo. L’andamento delle lavorazioni è in linea con le previsioni di chiusura del cantiere, fissate per l’autunno di quest’anno".
Ed ecco quanto realizzato negli ultimi tre mesi sul Ponte da Vinci di Sasso. "Ad oggi – informa l’Anas – si sono concluse tutte le attività utili ad aprire un cantiere: monitoraggio ambientale, bonifica dagli ordigni esplosivi delle aree interessate dai lavori e realizzazione delle opere di protezione della linea ferroviaria Pistoia–Bologna. Infine, si sono concluse le operazioni di creazione di una nuova viabilità provvisoria in corrispondenza delle rotonde che si trovano a nord e sud del ponte".
Nicodemo Mele