REDAZIONE BOLOGNA

Lavoratori in nero tra i padiglioni della Fiera di Bologna: sanzioni a due ditte per 20mila euro

Le aziende, per il montaggio degli stand, avevano impegnato tre persone senza alcun tipo di contratto. I controlli dei carabinieri

I carabinieri dell'ispettorato del lavoro

Bologna, 9 settembre 2023 – Nessun contratto e nessuna tutela previdenziale e assicurativa. Sono tre i lavoratori in ‘nero’ che due ditte di espositori, all’interno della Fiera di Bologna, avrebbero impiegato per montare gli stand.

Maxi sanzione per le aziende dopo i controlli dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna, con il personale ispettivo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, finalizzati alle verifiche circa il rispetto delle norme in materia di lavoro, della regolare instaurazione dei rapporti di lavoro e della prevenzione e repressione del lavoro “nero”, ovvero dell’impiego di lavoratori senza alcun contratto e senza alcuna tutela, nonché il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Approfondisci:

Lavoro nero tra Bologna e Imola, dieci aziende sospese e multe per oltre 210mila euro

Lavoro nero tra Bologna e Imola, dieci aziende sospese e multe per oltre 210mila euro

Le aziende sottoposte a controllo all’interno dei padiglioni fieristici bolognesi, sono state complessivamente 25, per 56 posizioni lavorative esaminate. Durante i controlli, 2 sono risultate le ditte non in regola con le leggi in materia di lavoro, in quanto si è accertato, nelle attività di montaggio degli stand, l’impiego di 3 lavoratori “in nero”, impiegati dai rispettivi titolari/datori di lavoro, senza alcun contratto di lavoro e senza alcuna tutela 2 previdenziale ed assicurativa.

In particolare le verifiche hanno permesso di accertare l’impiego di due lavoratori “in nero” sui due complessivamente impiegati per una ditta e di un lavoratore “in nero”, su un totale di uno impiegato, per l’altra ditta.

Per tali ragioni nei confronti dei rispettivi titolari delle aziende risultate irregolari, sono stati adottati provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, con divieto di poter procedere nella prosecuzione delle attività - se non previa revoca e regolarizzazione dei lavoratori trovati “ in nero”. Sono state, inoltre, irrogate, sempre per le suddette irregolarità, 3 “maxi” sanzioni per lavoro nero, per un importo complessivo di circa 20.000 euro di sanzioni amministrative.