
Chiara Balistreri nel video su TikTok
"Mi domando perché, in Italia, bisogna aspettare la tragedia per muoversi e fare qualcosa nel giusto modo". Chiara Balistreri ha vent’anni e il coraggio di chi non si arrende. Né alla violenza, subita dall’ex, un romeno di 24 anni; né alle contraddizioni del sistema, che malgrado la fuga e due anni e mezzo di latitanza, non ha disposto subito la misura del carcere per il ragazzo, rintracciato in città sabato 26 ottobre e arrestato dalla polizia. Messo ai domiciliari, il ventiquattrenne è evaso il sabato successivo. Questo malgrado l’avvocato di Chiara, Francesco Murru, avesse subito presentato istanza al pm per chiedere un aggravamento della misura "chiaramente inadeguata – spiega – visto che già due anni e mezzo fa il ragazzo era scappato nel suo Paese d’origine, rendendosi latitante". E adesso, chissà quanto tempo ci vorrà per rintracciarlo, se è già tornato in Romania o se è ancora a Bologna. Chiara non può saperlo. E questo la costringe a vivere nell’ansia. "Parlo ora, da viva, perché potrei essere la prossima vittima di femminicidio", ha raccontato nel video su TikTok.
Un filmato rilanciato anche da "Chi l’ha visto" e una storia raccontata la settimana scorsa, prima dell’evasione, anche da ‘Le Iene’. L’inviata della trasmissione di Italia Uno, che mercoledì è tornata a casa del ventiquattrenne, è stata aggredita dai famigliari e minacciata dallo stesso latitante, in un video postato sui social. "Dire che sono amareggiata, inc.., delusa, spaventata, è dir poco, ringrazio il giudice che ha dato al mio ex la possibilità di tornare a casa sua, ai domiciliari, e di scappare di nuovo dopo due anni di latitanza", dice Chiara. Che si chiede, sarcastica, se il giudice avrebbe preso la stessa decisione "se fossi stata sua figlia? Non so che piega prenderà la mia vita – aggiunge – e non so come si aspettano che io stia serena o conduca una vita normale sapendo che lui è a piede libero e posso ritrovarmelo davanti da un momento all’altro". La vicenda di soprusi subita da Chiara inizia appena intrapresa la relazione col giovane, quando era appena tredicenne. Abusi che Chiara decide di denunciare, però, solo nel 2022, dopo essere finita in ospedale col naso rotto, pestata e presa a cinghiate col guinzaglio del cane. All’ex, che risponde di stalking oltre che di lesioni e maltrattamenti, non è stato messo nemmeno il braccialetto elettronico. Questo, malgrado il ventiquattrenne "in due anni e mezzo ha continuato a minacciare Chiara, la madre, le sue amiche, anche con frasi del tipo ‘ti porto nella bara con me’", dice l’avvocato Murru. Chiara ora è arrabbiata, oltre che spaventata: "Se denunciare porta a questo, allora mi chiedo a cosa è valso incattivire il mio ex".