
Giovanna Anceschi e Wp Lavori in Corso insieme per ‘Reparo’: i vestiti dell’azienda sono stati tirati fuori dall’archivio e risistemati. Per ognuno è stato realizzato un ricamo unico nel suo genere.
Bologna, 26 luglio 2024 – Ha iniziato prendendosi cura dei suoi maglioni, la notte di Natale del 2023, e dopo sei mesi ha ricevuto la chiamata di "sua maestà dell’urban che incontra l’outdoor", ovvero Wp Lavori in Corso, azienda bolognese cacciatrice di stile dal 1982 La missione altamente specializzata era quella di rimettere in forma una serie di capi dell’archivio aziendale che avevano subito il passare del tempo e per farlo la persona giusta era proprio Giovanna Anceschi, bolognese d’adozione (il nonno era il professore Luciano Anceschi) con un passato nel mondo della produzione culturale e in giro per il Sud America come studiosa di cactus, che una notte d’inverno, prendendo in mano ago e fili, aveva iniziato a riparare il suo guardaroba.
Per poi scoprire la bellezza del rammendo visibile, quello che sta diventando un grande amore della moda e che ha totalmente affascinato Gaia Vitolo, direttore creativo dei Wp store e responsabile dell’archivio storico Wp, dove si è ricominciata a fare ricerca, individuando tanti pezzi che erano doppi o tripli e iniziando a metterli in vendita, riscontrando un grande interesse di pubblico. Da questo successo è iniziato il coinvolgimento di alcuni laboratori e artigiani per interventi speciali sui capi. A un certo punto, grazie al passaparola e all’esistenza del profilo ig "@rammendart", una eccellente vetrina digitale dove Giovanna Anceschi mostra tutti i pezzi riportati in vita dopo anni nei suoi cassetti, ecco la chiamata per il progetto ‘Reparo‘, che da settembre arriverà nei negozi dell’azienda e on line. Come ritrovarsi nel mondo delle meraviglie per la rammendatrice-artista, che se già lavorava fino a tarda notte, ora, sospinta dall’entusiasmo, passa ancor più tempo a studiare e ideare, tra matassine colorate e pattern che vogliono proprio mettere in luce la parte fallata: da cui si generano motivi astratti e artistici, come insegna l’arte giapponese del kintsugi che con lacca urushi, unisce le linee di rottura della ceramica, lasciandole visibili, evidenziandole con polvere d’oro e rendendole in questo modo preziose.
"Da tanto tempo avevo le maglie mangiate dalle tarme e ci rimuginavo sopra – racconta Anceschi – e a un certo punto ho iniziato a lavorare senza riuscire più a fermarmi, poi il gioco dei colori e dell’intreccio dei fili ha preso davvero il sopravvento, come una magia". E prosegue: "Ho scelto il nome rammendart perché cercavo un ‘nickname’ (ovvero un soprannome ‘digitale’; ndr) che contenesse il termine mend, quella parola inglese che contiene tutti i significati che voglio dare al mio lavoro, da riparare a curare, e che ne è diventata il cuore". Anceschi confessa di adorare "il lavoro sull’equilibrio spaziale, sull’architettura che si costruisce all’interno del perimetro del pezzo che rammendo" e, riflettendo su come sono andate le cose, riconosce di aver finalmente chiuso un cerchio della sua vita. "Mi sono resa conto che avevo lasciato in sospeso i miei studi di restauro a 18 anni, per inseguire progetti più teorici, e con il mend ci sono tornata" sottolinea. Da parte sua Gaia Vitolo ha trovato in Anceschi la chiave della sua ricerca nell’archivio.
"Quello che voglio fare – racconta la figlia di Cristina Calori, presidente del Gruppo, che col padre Giuseppe Calori diede inizio al progetto Wp dopo un viaggio negli Stati Uniti in cui avevano scoperto brand sconosciuti in Italia – è trovare la vera scintilla nelle cose, non riportare in vita capi tanto per fare. Con il lavoro di Giovanna, che ho portato nel mio puzzle di artigiani, ho proprio trovato quello stimolo del rinnovo capi di magazzino e di archivio, che cercavo". E poi: "La collaborazione con Giovanna è iniziata dal maglione, il capo più in linea con il suo lavoro, partendo da una selezione di 18 pezzi Filston, Barbour e C.T.Plage, marchio giapponese, che ora sono divenuti una trentina, adatti alla sua sensibilità, su cui lei ha fatto uno studio personale intervenendo con il suo stile e donando un nuovo valore che sa di cura".