L’arrivo di Starbucks a Bologna, lavori in via D’Azeglio: la caffetteria aprirà prima di Natale

La multinazionale ha firmato le ultime carte e il cantiere sta partendo. Nel locale anche iniziative per la sostenibilità e il taglio agli sprechi

Starbucks sta per aprire a Bologna, in via D'Azeglio

Starbucks sta per aprire a Bologna, in via D'Azeglio

Bologna, 17 ottobre 2023 – Starbucks, la celebre catena globale di caffè e ‘frappuccini’ aprirà poco prima di Natale sotto le Due Torri, nell’ampio negozio ex Mondadori di via D’Azeglio, all’altezza del civico 34. L’azienda americana ha appena limato gli ultimi dettagli tecnici allo Sportello unico per le attività produttive (Suap) e i lavori di ristrutturazioni partono in questi giorni.

Le altre nuove aperture in centro

I tempi per il taglio del nastro, dunque, sono confermati, fanno sapere fonti vicine all’azienda: prima di Natale, il negozio accoglierà bolognesi e turisti nei suoi locali. L’ultima apertura in Italia risale ad aprile, quando Starbucks ha avviato l’attività a Bari, ma entro dicembre il piano di espansione prevede un negozio anche a Napoli, a Bologna e in altre città. Il tutto per festeggiare il lustro di presenza nella nostra penisola.

L’annuncio dell’approdo di Starbucks sotto le Due Torri risale all’inizio dello scorso aprile, quando l’assessore al Commercio, Luisa Guidone, presentò alla cittadinanza un piano speciale per il suo settore, che contava ben 15 nuove aperture in centro storico (tra cui il Teatro Romano di via de Carbonesi, riqualificato con spazi food ma anche culturali). Si tratta di aperture in deroga al ’Regolamento Unesco’ che limita la presenza di attività all’interno dei centri storici.

Starbucks non avrà dehors sull’affaccio in via D’Azeglio, mentre i suoi locali dovrebbero ospitare, oltre all’attività di somministrazione tradizionale, anche iniziative di stampo sociale e culturali, in collaborazione con il Comune. Insomma, si parlerà anche di rispetto ambientale, consumo sostenibile e riciclo. Questo il ’patto’ promosso dall’amministrazione, sottolineava la Guidone, per alzare la qualità del tessuto commerciale del centro storico.

La calata di Starbucks ha provocato un acceso dibattito. Ascom riteneva fosse un valore aggiunto tale da aumentare l’appeal internazionale della città, più prudente Confesercenti. Mentre, sempre al momento dell’annuncio in primavera, qualche critica si è alzata dall’opposizione. Il centrodestra, infatti, accusò di "strabismo" la giunta, per aver aperto le porte alla multinazionale senza valorizzare adeguatamente il tessuto locale.

a. bo.