Nella parrocchia San Luigi di Riale, da più di un anno e mezzo, un piccolo gruppo di persone -oggi una decina- si ritrova ogni martedì per una ’serata alternativa’. Preparati i sacchetti con cibo e acqua, dalla chiesa di San Salvatore di Bologna, si dividono in gruppi e percorrono le vie principali del centro per aiutare i senzatetto. "Ci chiamiamo ’San Benedetto 2.0’ perché ci ispiriamo a uno dei principi fondamentali di San Benedetto, ‘ora et labora’, dove labora per noi significa diamoci da fare. Molti di noi hanno già avuto esperienze con altre organizzazioni che si occupavano di senzatetto e attualmente ne aiutiamo circa trenta", spiega Carlo Marchesi, volontario.
Ma dare il sacchetto con il cibo è solo un pretesto per avvicinare queste persone e instaurare un rapporto. "Anche se inizialmente sono schivi, hanno voglia di raccontare le loro storie. C’è chi fa il poeta, il pittore, chi ha scritto e pubblicato dei libri o chi fa il muratore. La storia che più ci ha toccato è quella di un anziano che, durante l’inverno, aveva dato la sua coperta a un altro che gliel’aveva chiesta".
Ma il gruppo non distribuisce solo cibo, anche vestiti, scarpe, prodotti per l’igiene del corpo e, in inverno, coperte, grazie anche a ciò che viene donato alla Caritas della parrocchia di San Tommaso. Inoltre, quando è possibile, "li aiutiamo anche a rifare i documenti, perché la perdita della residenza è un problema serio. Senza residenza, diventano invisibili per lo Stato e non possono accedere a servizi essenziali come pensioni, conti correnti o lavoro, restando bloccati in un limbo", sottolinea Giacomo Bernardoni, volontario. "Le persone che incontriamo per strada sono principalmente uomini di mezza età, sia italiani che immigrati, che hanno perso il lavoro o che ne hanno uno, ma non sufficiente. Abbiamo anche incontrato studenti che non potevano permettersi di pagare un affitto o avere una casa", spiega il volontario Giacomo Giovannetti.
Anche se non sono ancora ufficialmente un’associazione, il gruppo ha grandi obiettivi: "Vogliamo arrivare ad aiutare 50 persone e, in futuro ci piacerebbe raggiungere anche il gruppo numeroso di senzatetto in viale Masini. Per farlo, però, servono più volontari -rivela Simona Scatigna, volontaria-. Abbiamo sempre bisogno soprattutto di cibo a lunga conservazione. Chiunque voglia donare può contattare la parrocchia di Riale".
Sara Ausilio