DONATELLA BARBETTA
Cronaca

L’Antoniano chiama. Il sindaco risponde: "Sapremo valorizzare lo Zecchino d’Oro"

Lepore raccoglie l’appello lanciato da fra’ Giampaolo a Natale "Pronti a incentivare il campo musicale educativo per l’infanzia. Dialogo avviato per contribuire all’apertura del coro a Caivano". .

Bologna, 27 dicembre 2023 – L’Antoniano chiama, palazzo d’Accursio risponde e si fanno avanti anche cittadini interessati a diventare volontari della mensa dei poveri o a fare donazioni. Non è caduto nel vuoto l’appello lanciato da fra’ Giampaolo Cavalli, direttore della Onlus: il giorno prima di Natale il francescano aveva chiesto un aiuto al Comune e alla città per valorizzare maggiormente lo Zecchino d’Oro che il prossimo anno arriverà all’edizione numero 67.

Il Piccolo Coro dell'Antoniano
Il Piccolo Coro dell'Antoniano

E ieri Matteo Lepore ha telefonato al frate: nel 2024 a Bologna e anche fuori le note del festival musicale dedicato ai bambini ’risuoneranno’ forte. "Nelle parole del sindaco ho sentito molto interesse verso le mie richieste", sottolinea Cavalli.

"Rispondiamo positivamente alla proposta di fra’ Giampaolo dell’Antoniano – assicura il primo cittadino – . Bologna è città della musica Unesco grazie alle proprie accademie musicali. Insieme possiamo valorizzare in città e fuori quello che lo Zecchino sa fare per l’infanzia nel campo musicale educativo".

Un passo indietro per ricostruire i passaggi. "Vorrei che il Comune e la città si dedicassero con noi a portar fuori lo Zecchino d’Oro da via Guinizelli 3", aveva chiesto il direttore dell’Antoniano, aggiungendo di "sognare un maxi schermo in piazza Maggiore durante le giornate di svolgimento dello Zecchino d’Oro, una rete tra le scuole di canto della città, oppure un laboratorio aperto ai bambini e alle bambine. Il nostro è l’unico festival al mondo in cui gli autori scrivono canzoni appositamente per i bambini".

La risposta di Matteo Lepore fa ben sperare per il futuro del Piccolo coro ’Mariele Ventre’ dell’Antoniano, pronto, tra l’altro ad avere presto un ’gemello’: il Piccolo coro di Caivano, con l’obiettivo di offrire una possibilità di riscatto a una comunità colpita da episodi di abusi sessuali ai danni di due minorenni.

"Con fra’ Giampaolo da tempo dialoghiamo per sviluppare un progetto a livello locale e contribuiremo volentieri anche alla nuova apertura di cori in un Comune come Caivano – aggiunge Lepore –, e ricordo la partnership con la Città metropolitana di Napoli sottoscritta l’anno scorso con il mio collega Gaetano Manfredi".

Obiettivo centrato, quindi, dal momento che l’Antoniano, avviato a celebrare i 70 anni della fondazione "è patrimonio della città, non dei frati", precisava Cavalli.

Quando si farà un passo avanti verso le nuove iniziative? "Ci siamo dati appuntamento dopo l’Epifania – risponde fra’ Giampaolo, in partenza con il Piccolo coro verso la Cina –. Adesso l’attenzione si è alzata e lavoreremo insieme al Comune. Saranno coinvolte le scuole di musica della città, mentre per Caivano ho spiegato al sindaco che il futuro coro si inserirà nella ’galassia dei cori dell’Antoniano’, ispirati per repertorio e ideali al nucleo originario: sono circa 70 in Italia e rappresentano il nostro patrimonio culturale e di formazione, con la famiglie al centro e il rispetto e la cura dell’infanzia. L’ultimo incontro della ’galassia’ c’è stato il 2 giugno a Longarone, per l’anniversario del Vajont, mentre il 19 marzo del 2022 in 3.500 eravamo stati a Roma, da Papa Francesco". Un pensiero ai bolognesi: "Ho ricevuto diverse segnalazioni, c’è chi è interessato a diventare volontario alla mensa dei poveri e chi pensa alle donazioni. Tutte le informazioni – conclude Cavalli – si trovano sul sito dell’Antoniano".