
I lavori in corso sul sentiero fra Monteacuto delle Alpi e il Mulino della Squaglia
Dopo una stagione invernale bianca e affollata come non si vedeva da tempo, la montagna lizzanese si fa bella in vista dell’estate, con l’auspicio che sia altrettanto positiva. In particolare, sono Iniziati i lavori di riqualificazione dello storico sentiero Molino della Squaglia - Monteacuto. Ma parallelamente si sta lavorando anche sul sentiero Monteacuto - Raigada e sull’acquedotto comunale in località Polla, un progetto di 245.313,00 euro finanziato con i fondi del bando borghi del Pnrr. L’intervento, spiega la sindaca Barbara Franchi, si innesta su altri importanti progetti per un totale di 1,6 milioni, "che in questo ambito porterà a un efficientamento del servizio idrico dell’area e una maggiore attrattività turistica".
Il tratto di cammino interessato è di notevole importanza storica e corrisponde al sentiero Cai 109, che scende dai 915 metri di quota di Monteacuto ai 740 del mulino, sulla sponda destra del rio Baricello, per poi proseguire verso la Madonna del Faggio o il borgo di Tresana, due tra le mete escursionistiche più frequentate nella bella stagione, sia per l’amenità dei luoghi che per le preziose testimonianze culturali e architettoniche che vi si incontrano. Per quanto riguarda l’acquedotto, sottolinea la prima cittadina, "verrà rifatto un tratto di 4mila metri risalente ai primi del ’900, che convoglia l’acqua alla fontana principale del paese, che abbiamo intenzione di sistemare assieme a una buona parte della rete idrica dell’abitato". Che questi lavori procedano di pari passo può apparire come una casualità, ma in realtà trovano un senso unitario se inquadrati nella loro cornice storica. La fontana del paese, nota come la fontana di Poli, fu fatta costruire dall’ultraottantenne merciaio Pasquale Poli nel 1883, come terminale del primo acquedotto che portava l’acqua corrente a Monteacuto. Il commerciante era anche il proprietario del Mulino della Squaglia e aveva progettato e finanziato la strada per raggiungerlo con maggiore facilità sia da Monteacuto che da Porretta. Proprio la strada che oggi corrisponde allo storico percorso apprezzato da tanti escursionisti appiedati.
"Il sentiero, per un tratto di 3 chilometri, è spesso soggetto a smottamenti perché le acque meteoriche non erano gestite bene – spiega la sindaca Franchi –, è prevista anche la sistemazione del ponticello e l’installazione di una specifica cartellonistica". Sempre in tema di manutenzione del territorio nel comprensorio del Corno alle Scale, il Consorzio della Bonifica Burana annuncia che sono terminati i lavori di pulizia del fosso della Polla a monte della SP324 e del Fosso della Rocca a valle della SP324. I volontari della Corno alle Scale Bike invece nei giorni scorsi hanno provveduto alla sistemazione della discesa della Cuplina.
Enrico Barbetti