REDAZIONE BOLOGNA

Caso Lamborghini, parla Tonino: “Dna illegittimo, lesi interessi pubblici e privati”

L’imprenditore riconosce la relazione con la Colosimo, ma contesta il test fatto su una cannuccia di Elettra: “Campione carpito a mi figlia legittima”

Elettra Lamborghini, Ferruccio Lamborghini e Flavia Borzone

Elettra Lamborghini, Ferruccio Lamborghini e Flavia Borzone

Bologna, 8 febbraio 2024 – Contesta l’ammissibilità del test del Dna a cui è stata sottoposta (a sua insaputa) la figlia Elettra e sottolinea i “disagi” a cui lui e la sua famiglia sono sottoposti.

Torna a farsi sentire Tonino Lamborghini, a sua volta figlio di Ferruccio (fondatore della Casa del Toro).

Il giudice: Test del Dna non necessario

E lo fa con una con una nota che è indirettamente rivolta a Flavia Borzone, la donna che – grazie a una cannuccia – sostiene di essere sua figlia e che chiede di essere riconosciuta come tale (con tutti gli annessi e connessi). Ma l’imprenditore si rivolge anche a Rosalba Colosimo con la quale ammette di avere avuto “una breve occasionale relazione” dopo la quale “le nostre vite sono proseguite”.

"Decaduti i termini per disconoscere la paternità di chi per trent’anni l’ha allevata e mantenuta, a seguito dell’entrata in vigore di una nuova legge che modificava la precedente, la signora Borzone – ricostruisce la sua verità Lamborghini – improvvisamente agiva in giudizio per il disconoscimento della paternità. Oltre all’azione legale, la signora Borzone si è resa protagonista in più occasioni di comunicazioni pubbliche (media) e private diffamatorie tanto da costringermi a difendermi in sede giudiziaria”.

Poi nella querelle è arrivato il colpo di scena: grazie agli investigatori privati sguinzagliati, è stato estratto da una cannuccia il Dna di Elettra Lamborghini, una dei cinque figli di Ferruccio. E – secondo quanto stabilito dai periti di Flavia Borzone – la sequenza genetica proverebbe senza possibilità di dubbio che le due sono sorelle.

“Ne contestiamo interamente la portata – chiude Lamborghini – in quanto non solo fondata su campione carpito subdolamente a mia figlia legittima, ma anche eseguita illecitamente tantoché il Giudice penale non ne ha acquisito il deposito, né, in base alla sua ordinanza del 29 gennaio u.s., potrà acquisire. Inutile dire come questa situazione stia causando a me, alla mia famiglia ed ai miei interessi pubblici e privati notevoli disagi”.

Insomma, la battaglia giudiziaria non è destinata a finire a breve anche in sede civile.