PAOLO ROSATO
Cronaca

L’alluvione e i candidati. Ugolini a de Pascale: "Regione immobile". Lui: polemiche dannose

Alla festa di Open il dibattito tra i due aspiranti governatori dell’Emilia-Romagna. Le gaffe dell’ex sottosegretaria e le contestazioni del pubblico.

L’alluvione e i candidati. Ugolini a de Pascale: "Regione immobile". Lui: polemiche dannose

Elena Ugolini, candidata per il centrodestra, e Michele de Pascale, centrosinistra

dall’inviato

Parma

Elena Ugolini e Michele de Pascale si sono azzuffati, politicamente, in un confronto aperto come non si vedeva da tempo. L’intervista di Franco Bechis in piazza Garibaldi a Parma, ieri mattina per la festa di Open, è stata una partita di ping pong con una platea ai limiti dell’interattivo (circa 500 persone presenti, tra seduti e in piedi). Politica viva, senza domande a mo’ di gabbia per un bel dibattito che ha avuto solo il ‘peccato’ di mandare i parmigiani a tavola sul tardi, alle 14 passate.

Al centro di tutto l’alluvione emiliano-romagnolo: i due candidati alle regionali del 17 e 18 novembre si sfidano su quel terreno lì e non a caso Ugolini, candidata del centrodestra, attacca subito a testa bassa. "Da quando ho iniziato a girare per i territori alluvionati, ho visto da subito una grande paura – dice l’ex sottosegretaria del governo Monti, in camicia e gonna blu –. In questi 54 anni, da quando è nata la Regione, non è stato fatto un piano di governo delle acque serio, non sono stati puliti e drenati i letti dei fiumi. E fino a maggio 2024, se un agricoltore portava via i tronchi che c’erano sugli argini dei fiumi, vicino ai suoi campi, veniva multato". Agli applausi per Ugolini risponde uno scroscio di approvazione alla risposta di de Pascale. "Male la speculazione politica del ministro Musumeci. Dico alla premier Meloni di prendersi carico della vicenda in prima persona, sentendo gli enti locali, apprezzo il suo invito a collaborare". Poi i soldi che non arrivano e le responsabilità. "Che le procedure di indennizzo non abbiano funzionato, credo che purtroppo sia un dato oggettivo – sottolinea il sindaco di Ravenna, candidato per il centrosinistra, in camicia bianca, jeans e giacca scura –. Ma c’è stata una cattiveria sui beni mobili: con 6mila euro non si può riarredare una casa. Solo che questa cifra l’ha stabilita il viceministro Bignami e non si può alzare, per non far fare una figuraccia a lui".

Ugolini: "È la prima volta che vengono dati dei rimborsi per i beni mobili (ma in realtà il primo fu Berlusconi per il terremoto dell’Aquila, ndr). Si può fare di più? Certo, ma la piattaforma ’Sfinge’ la gestisce la Regione. Ho chiesto di snellire queste procedure e di trovare tutte le possibilità di accelerare i rimborsi". La chiosa di de Pascale: "Il cittadino alluvionato, quando vede la politica che discute se le responsabilità siano di Bonaccini o di Figliuolo, odia la Repubblica. La mia proposta: facciamo commissario il prossimo presidente della Regione, chiunque sia".

Da dietro, sotto al sole caldo della domenica ducale, un gruppetto di contestatrici alza due stendardi. C’è l’attivista Francesca Santarella, ex M5s. "Il Pnrr è per l’alluvione, non per tagliare gli alberi!". Il bersaglio all’inizio sembra de Pascale, ma poi il dissenso sul finale si sposta su Ugolini e per la sua posizione sulla peste suina. "Non siamo intervenuti tempestivamente per le posizioni della sinistra estrema", attacca la preside. Sulla ‘cappa sinistra’ di tanti anni di governo il nuovo affondo: "Ci sono persone che mi stanno aiutando in questa campagna elettorale e che non lo possono dire in pubblico: hanno ricevuto avvertimenti". Qualche "buuuu" dal pubblico. "Allora vai a denunciare!", urla una signora. "Gravi accuse che offendono l’Emilia-Romagna, andiamo a denunciarli in Procura insieme", afferma De Pascale, che poi le sorride e chiede: "Tu, Elena, per chi hai votato alle Europee?". Lei: "Non ho votato, non ero al mare, ma ero all’estero (il 9 giugno, ultimo giorno del voto europeo, è il compleanno di Ugolini, ndr)".

Ring totale, ma la civica di centrodestra applaude anche un paio di interventi dell’avversario, poi l’ultimo match. "Ti invito a votare per me, se vuoi cambiare un sistema sanitario che ha umiliato i suoi professionisti", dice Elena tra qualche consenso. Michele tra sonori applausi: "Non vedo nessuno che corre a curarsi nelle Marche, qui si può essere curati meglio che altrove, ma a noi non basta. Il governo porta il finanziamento sotto il 6% del Pil, così salta tutto". L’ultimo step di Ugolini: "I malati oncologici qui si sentono tutelati?". "Sììì", dalla platea. Sipario.