
Alcuni degli inquilini. con il consigliere comunale Detjon Begaj (Coalizione civica)
Paura, ansia e abbandono. Sono questi i sentimenti che emergono dalla voce delle 20 famiglie delle 24 unità abitative in via Orfeo 27/a e 29. La causa scatenante di queste tristi emozioni è la vendita dei due condomini da parte dell’Istituzione Asili Infantili alla Giotto srl. Nel dettaglio, la cessione è avvenuta il 16 dicembre 2024 e dal 1° marzo la nuova proprietà è subentrata come parte locatrice di chi abita in quello spazio. E tre sono anche le ragioni ("incomprensibili", affermano gli inquilini) intorno a questa scelta. L’intero palazzo "sarà oggetto di ristrutturazione integrale, a causa di consolidamenti strutturali fondamentali per ragioni di sicurezza" è scritto in un documento fatto arrivare ai conduttori. Una condizione che rende configurabile il diritto del locatore di risolvere il contratto, "risultandone impossibile la prosecuzione", prosegue la lettera. Così, il gruppo societario ha fornito ai cittadini degli altri immobili in via Agucchi 175, sempre appartenenti alla stessa compagnia: "Avete 15 giorni per valutare questa possibilità", concludono nel testo.
Gli inquilini rispondono: "Se sta crollando una casa, allora perché al suo fianco resta aperto un asilo con decine di bambini? Serve chiarezza – argomenta l’inquilino Patrizio Del Bello –. Non c’è stata nessuna comunicazione formale. Ci hanno risposto "se non accettate la soluzione, magari ci vediamo in tribunale"". E allora, "cosa vogliono fare nel nostro stabile?", si chiedono i residenti. Dopo questo investimento ingente da parte di Giotto srl, l’interrogativo più volte presentato dai cittadini non può che essere: "Che cosa vogliono costruire qui, appartamenti di lusso o b&b? Avere le case libere è utile per fare i lavori, così da rivendere a prezzi folli le nuove abitazioni, stracciando i contratti precedenti", specificano i condomini. Inoltre, "questa lettera è predatoria – continuano – ed è scritta da gente che vuole risolvere in modo sbrigativo il problema".
La locataria Eva Miscea, invece, si domanda: "Il centro deve essere per ricchi e turisti o ancora per lavoratori, famiglie e studenti? Vogliamo il rispetto delle norme", sostiene. Al fianco dei domiciliati in via Orfeo c’è il consigliere comunale di Coalizione Civica Detjon Begaj: "C’è poca trasparenza, al limite della menzogna", racconta. Secondo il consigliere comunale, alle spalle di questa operazione della Giotto srl vi è una "volontà speculativa". Perché "non si spediscono raccomandate per sfrattare della gente senza far sapere i motivi di una propria azione. Costruiranno affitti brevi? Vedremo se sarà questa la tendenza". È importante "denunciare alle istituzioni queste situazioni affinché il Comune possa intervenire", ricorda Begaj. Ha partecipato anche l’avvocato dei residenti, Alberto Nappi: "Abbiamo inviato alla Giotto una richiesta della documentazione in loro possesso – dichiara –. La risposta sarebbe dovuta arrivare entro il 25 marzo ma ancora non ci è stato recapitato niente".