REDAZIONE BOLOGNA

L’abaco, il trenino con le lettere e il ciclostile Un viaggio magico nella ’macchina del tempo’

Anche tra i budriesi pochi conoscono questo gioiellino: l’aula didattica della scuola primaria F. Servetti. È un viaggio nella macchina del tempo entrare nel sotterraneo della scuola dove è stata ricostruita una classe di inizio ‘900: i banchetti su cui ci siamo seduti risalgono agli anni ‘40, ma ci sono tanti altri materiali con cui i nostri antenati imparavano: vagoni con le lettere per comporre treni-parole, formine per scrivere correttamente le lettere, carte geografiche e didattiche, abachi e tessere metalliche con le parti del corpo per le scienze. Abbiamo sfogliato le enciclopedie degli anni ‘20, riconoscendo quanto era diverso il modo di scrivere, abbiamo letto i registri dei maestri, con gli argomenti delle lezioni, i voti e persino le note. E non mancano gli strumenti ’tecnologici’: proiettori, un ciclostile per le copie, cineprese, macchine da scrivere, giradischi. Infine siamo entrati nell’infermeria dove abbiamo tremato di fronte alle pinze per estrarre i denti e alle enormi siringhe per le iniezioni. Uno scrigno di tesori trovati dalle dirigenti Parma e Bernardi.

1C: Monteverde, Panariello, Perna, Pizzirani, Pocaterra, Rocco, Saguatti, Tepich, Truta, Warnakulasuriya.