LETIZIA GAMBERINI
Cronaca

La Via degli Dei a disegni. Una guida per grandi e piccini: "Natura, incontri e amicizia"

L’autore per ragazzi Mozzillo e l’illustratore Panizza insieme per raccontare l’Appennino "Sorpresi di finire il cammino: è un modo per conoscere i tuoi limiti e i tuoi obiettivi".

La Via degli Dei a disegni. Una guida per grandi e piccini: "Natura, incontri e amicizia"

L’autore per ragazzi Mozzillo e l’illustratore Panizza insieme per raccontare l’Appennino "Sorpresi di finire il cammino: è un modo per conoscere i tuoi limiti e i tuoi obiettivi".

Quando Angelo Mozzillo, autore di romanzi per ragazzi, e Davide Panizza, illustratore, sono partiti per la Via degli Dei, non pensavano nemmeno che sarebbero riusciti a finirla. E invece "lo scrittore celiaco che di norma cammina solo dal letto alla cucina" e "il disegnatore fuori allenamento, ma pieno di entusiasmo" non solo hanno percorso indenni tutto il celebre cammino fra piazza Maggiore e Firenze, ma hanno pure realizzato una guida: Bello il bosco… ma non ci vivrei! (Battello a Vapore). "L’impresa formidabile di due escursionisti improbabili", in cui ha messo lo zampino lo scrittore Davide Morosinotto (che poi racconterà la sua versione della storia), viene raccontata tappa dopo tappa, fra aneddoti esilaranti, una vasta galleria di personaggi e una bella dose di amicizia. La presentazione a Bologna è fissata il 28 settembre, in occasione dei 10 anni della Via, quando fu firmato l’accordo fra i vari territori attraversati.

Mozzillo, la Via degli Dei l’avete percorsa in due, ma con un terzo ‘uomo’, Morosinotto.

"Il libro è colpa sua. Si pensa che quello dello scrittore sia un mestiere solitario, e un po’ è vero, poi però ci incontriamo spesso con colleghi, scambiandoci idee. In una di queste occasioni mi provocarono dicendo che non saremmo mai sopravvissuti a un cammino a piedi. Eravamo a un aperitivo, con i bicchieri in mano… Invece, dopo qualche giorno, mi contatta Morosinotto e mi dice del reportage. Ci voleva mandare a Machu Picchu. ‘Ma noi moriamo il giorno uno’, gli dico. Non avevo mai fatto trekking in vita mia".

E invece come è andata?

"La prima sorpresa è stata quella di riuscire a finire il cammino. Con un po’ di allenamento si può fare, ci sono anche i diciottenni, il problema non è la Via, siamo noi. Ma è un modo per vedere i tuoi limiti, pian piano capisci che l’unico obiettivo è camminare tutto il giorno e ti abitui. Lasci i pensieri in città. E Morosinotto via lontano (ride, ndr)".

Nel libro si raccontano i luoghi attraversati, ma anche l’umanità attorno a voi.

"La parte umana è molto importante, anche perché la strada è quella e anche se si va a velocità diverse, incontri ciclicamente le stesse persone. Ci sono vecchietti arzilli, ragazzi giovani, coppiette che sono nate durante la via".

E i camminatori sono sempre in aumento.

"Panizza abita in Saragozza e quando sono ospite da lui ci capita di vederne sempre di più. Il signor Stefano di Appennino Slow citato nel libro, il nostro lume tutelare assieme a ExtraBo, ci ha rivelato come dal Covid ci sia stata questa riscoperta della vita all’aria aperta. C’è stato un boom dei trekking e un aumento vertiginoso di escursionisti".

Il momento da ricordare?

"Il terzo giorno, quello in cui ho iniziato a raggiungere i primi obiettivi. Inoltre arrivi al punto più alto del cammino, alle Banditacce: lì ho cominciato a rilassarmi. La parte più commovente, però, è quando vedi Firenze da lontano, ti smuove dentro".

Dica la verità, ci avete preso un po’ gusto?

"Ogni tanto ne parliamo e Morosinotto ci lancia qualche idea assurda. Il libro, considerato dai 10 anni in su, viene letto anche da persone più adulte. Sta divertendo un po’ tutti e l’idea di fare un altro viaggio ci solletica".

È un buon momento per la letteratura per ragazzi?

"Beh, a Bologna vengo tutti gli anni per la Children’s Book Fair e c’è un proliferare di eventi e festival dedicati al settore. Assieme a Panizza abbiamo realizzati cinque libri per Detective Linus e a ottobre uscirà un romanzo tipo spin off della serie. Venendo dal mondo degli albi illustrati sono molto legato agli illustratori, anche questo libro è stata una bella esperienza di amicizia".