Aveva ricevuto sul cellulare un messaggino che la allertava di un problema alla carta di credito, proveniente dalla società che gestisce il servizio bancomat per conto della sua banca. O almeno, così sembrava.
E così una donna, un medico, preoccupata dall’alert ha cliccato sul link allegato al messaggio e, pochi istanti dopo, ha ricevuto la telefonata di un certo "operatore Luca".
Luca l’operatore telefonico incaricato dalla banca, così si è presentato il truffatore, dai modi gentilissimi, professionale e disponibile nei confronti della vittima, comprensibilmente in ansia per i propri risparmi. Luca, dopo avere comunicato alla donna che era appena stata truffata da ignoti banditi, l’ha invitata a recarsi al primo sportello automatico che trovava per trasferire tutti i suoi soldi rimasti, ossia circa 20.900 euro, in un nuovo conto corrente, "più sicuro", premurandosi di indicare la seguente causale: "Restituzione fondi personali".
Purtroppo, la vittima non poteva sapere in quel momento che il conto corrente "più sicuro" era proprio quello di Luca, il gentile operatore telefonico, in realtà il vero truffatore che si era spacciato per un dipendente della società che gestisce il conto corrente della donna.
Non appena si è resa conto di essere stata truffata, la donna è andata dai carabinieri della Stazione Navile a sporgere denuncia e i militari dell’Arma hanno così avviato le indagini, coordinati dalla Procura. Ben presto, i carabinieri sono riusciti a individuato il presunto autore, un italiano di 49 anni, disoccupato, con precedenti di polizia. Inutile specificare che non si chiama neppure Luca. È stato denunciato per truffa.
La truffa del finto sms, cosiddetto ’smishing’, è purtroppo di recente sempre più diffusa. Il truffatore invia alla vittima un sms, al fine di acquisirne informazioni personali, finanziarie o di sicurezza e chiedendo alla vittima di cliccare su un link oppure di inserire i propri dati personali su un sito web che in alcuni casi appare simile in tutto a quello vero della banca o affini e invece è malevolo, costruito ad arte.
In altri casi il truffatore invia un sms alla vittima da un numero sconosciuto, fingendosi un figlio o un parente e comunicando di avere il cellulare rotto. A quel punto il truffatore chiede l’invio di un messaggio di risposta con dati personali della vittima oppure l’invio di denaro per fare fronte a una improvvisa emergenza (inesistente).
f. o.