"Né M5s, né Iv. Non butto dalla torre nessuno, neanche Elena Ugolini. Sono un pacifista...". Michele de Pascale, candidato di centrosinistra alle prossime Regionali del 17 e 18 novembre, cerca di ridimensionare i dolori del campo largo che da Roma hanno contagiato anche l’Emilia-Romagna. E, alla presentazione di Andrea Babbi, ex direttore di Enit (l’Agenzia nazionale del Turismo), Apt e Confcommercio Emilia-Romagna, candidato di punta della sua lista ’Civici, con de Pascale presidente’, ammette di essere al lavoro "perché rimangono tutti".
Alla vigilia del grande evento bolognese sulla Fabbrica del programma, che si terrà oggi all’Opificio Golinelli, tra tavoli tematici e incontri ravvicinati anche tra renziani e pentastellati (ci saranno delegazioni dei due partiti), de Pascale ammette che "una soluzione non l’abbiamo ancora definita" per far tornare il sereno tra gli alleati. Ma nonostante i veti stellati al simbolo di Iv e le impuntature dei renziani, il sindaco di Ravenna è convinto che "un modo" per tenere insieme tutto "si troverà". Poi, certo, il focus deve restare sull’Emilia-Romagna, insiste de Pascale, perché "non devono entrare le dinamiche nazionali in questa partita, ora parliamo della nostra Regione".
Da qui, le prove di disgelo potrebbero partire proprio oggi, alla ’Fabbrica’, dove non sono attesi leader da Roma. Il M5s emiliano-romagnolo, con Marco Croatti e Gabriele Lanzi, si dice ottimista "che il confronto, anche aspro, di queste ore rientrerà rapidamente e si troverà una strada giusta". Ma il ’niet’ a Iv resta invariato: "Non si riesce a capire per quale motivo i vertici Pd continuino a volere ancora Matteo Renzi al proprio fianco, un politico inaffidabile, che ha tradito il Pd più volte. Non ce lo chiediamo solo noi, ma anche due elettori su tre dei dem che non vogliono Renzi e pure Avs".
De Pascale, dalla sua, ricorda il ’mandato’ del Pd nazionale: non mettere "veti su nessuno" e non fare "preferenze tra le forze politiche". Allargando lo sguardo alle fibrillazioni tra Giuseppe Conte ed Elly Schlein, ammette "che le tensioni a Roma rimarranno, ma qui sarà diverso". E se Babbi, il civico ‘regista’ del pellegrinaggio di pace in Terra santa, si definisce "l’uomo del dialogo", gli fa eco de Pascale con una battuta: "Non arrivo a tanto, ma sento sia Conte, sia Schlein. Cerco il dialogo anche io...". E tra sorrisi in piazza Maggiore con l’amico Babbi ("ci conosciamo da quando ero assessore al Turismo in riviera e lui era il numero uno dell’Apt"), il sindaco di Ravenna non nasconde i timori per l’astensionismo: "Questa lista civica serve anche a questo. A portare più gente a votare", mentre qualcuno ricorda anche la provenienza di Babbi da Cielle, mondo da cui arriva anche la rivale di centrodestra, Elena Ugolini. Intanto de Pascale guarda avanti. E alla Regione che verrà (in caso di vittoria), tant’è che al lancio della candidatura col Pd di Isabella Conti, ex sindaca di San Lazzaro, nel Bolognese, fa sua la proposta della dem sull’assistenza psicologica gratuita fino ai 26 anni.