REDAZIONE BOLOGNA

La ’Tavola di San Domenico’ di nuovo visibile dal pubblico

Domenica scorsa, il cardinale Matteo Zuppi ha inaugurato la nuova esposizione della ’Tavola di San Domenico’, realizzata nella chiesa di...

La ’Tavola di San Domenico’  di nuovo visibile dal pubblico

Il cardinale Matteo Zuppi ha inaugurato la nuova esposizione della ’Tavola di San Domenico’ nella chiesa della Mascarella

Domenica scorsa, il cardinale Matteo Zuppi ha inaugurato la nuova esposizione della ’Tavola di San Domenico’, realizzata nella chiesa di Santa Maria e San Domenico della Mascarella.

Dipinta tra il 1230 a il 1240, la ’Tavola’, straordinaria opera d’arte e di fede, raffigura l’immagine più antica e quindi la più somigliante di San Domenico attorniato dai suoi frati. L’opera è stata realizzata quasi subito dopo la canonizzazione di Domenico nel 1934, e rappresenta al centro della scena San Domenico, cinto d’aureola, e ai suoi lati, seduti a due a due, quarantotto frati predicatori, così caratterizzati nei ritratti da farci percepire la dimensione internazionale di quella comunità.

Lunga quasi da sei metri e alta da quarantaquattro centimetri, la pittura costituiva originariamente il tavolo della mensa dei frati domenicani che per primi giunsero a Bologna all’inizio dell’anno 1218.

I frati sono rimasti in questo posto fino alla Pasqua del 1219, anno in cui le prospettive di espansione dell’Ordine li spinsero trasferirsi nel convento di San Nicolò delle Vigne, dove sorge oggi la Basilica patriarcale di San Domenico.

Unica nel suo genere, la ’Tavola’ fu occultata alla vista dei fedeli nel secolo successivo. Fu realizzato un nuovo dipinto nella prima metà del Trecento che riprendeva la tradizione del ’Miracolo dei pani di San Domenico’. Rimase la sola opera ad essere esposta fino al 1882, anno in cui fu riscoperta la ’Tavola’ del Duecento.