REDAZIONE BOLOGNA

La tappa bolognese dell’ambasciatore Usa Markell

Dai tortellini di cioccolato allo stato di salute della Garisenda fino alla Città 30: tutti i temi approfonditi durante gli incontri

La tappa bolognese dell’ambasciatore Usa Markell

Dalla pena di morte al climate change, passando per il lavoro di ambasciatore: non gli hanno risparmiato domande anche scomode gli studenti del liceo Galvani che, nella biblioteca Pasolini, hanno potuto incontrare l’ambasciatore Usa Jack Markell. Che, durante il suo tour bolognese, ha voluto visitare il più antico liceo cittadino, a forte impronta internazionale. Accolto dal preside Fabio Gambetti, l’ambasciatore, dopo il faccia a faccia con i liceali (rigorosamente in inglese) ha visitato la celebre biblioteca Zambeccari. Poco prima, Markell, accompagnato dalla console generale Usa a Firenze Daniela Baillard, aveva incontrato il prefetto Attilio Visconti e poi anche il sindaco Matteo Lepore e l’assessore alle Relazioni internazionali Anna Lisa Boni. Dopo il rituale scambio di doni con il primo cittadino (tortellini di cioccolato per l’Ambasciatore e un volume sui luoghi iconici di New York per il sindaco), Markell, per la terza volta a Bologna, ha voluto approfondire diversi temi dell’agenda urbana come la Città 30, le nuove infrastrutture per la mobilità, le misure per la casa e lo sviluppo del Tecnopolo, oltre ovviamente allo stato di salute della Torre Garisenda.

Il sindaco ha voluto poi mostrare all’ambasciatore la sala dello Stabat Mater e il Teatro Anatomico dell’Archiginnasio, raggiunti a piedi attraversando piazza Maggiore. Nel pomeriggio, infine, Lepore e Markell sono stati testimoni dell’insediamento del rettore della Johns Hopkins.